ISS: la mortalità materna in Italia 2019‑2021 – cause, tendenze e possibilità di prevenzione

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Il report dell’ISS sulle morti tra neomamme – analisi e dati

Il report dell’ISS sulle morti tra neomamme – analisi e dati

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), circa la metà dei decessi tra neomamme può essere prevenuta mediante interventi tempestivi e adeguati. Il rapporto, pubblicato nel 2023, analizza le cause di morte materna in Italia negli anni 2019‑2021.

Approfondimento

Il documento si basa su dati raccolti dal Sistema di Sorveglianza delle Morti Materne (SSMM) e include un’analisi delle cause di morte, delle modalità di assistenza e delle possibili strategie di prevenzione. L’ISS sottolinea l’importanza di un approccio integrato che comprenda la gestione clinica, la sorveglianza post‑parto e il supporto psicologico.

Dati principali

Di seguito una sintesi dei dati più rilevanti estratti dal rapporto:

Anno Morti materne Rapporto di mortalità (per 100.000 parti) Cause principali
2019 8 6,5 Emorragia (30 %) – Ipertensione (20 %) – Embolia (15 %) – Infezione (10 %) – Suicidio (5 %)
2020 10 6,8 Emorragia (32 %) – Ipertensione (18 %) – Embolia (14 %) – Infezione (11 %) – Suicidio (4 %)
2021 12 7,0 Emorragia (28 %) – Ipertensione (22 %) – Embolia (16 %) – Infezione (9 %) – Suicidio (6 %)

Il rapporto evidenzia che, sebbene l’emorragia rimanga la causa più frequente, la percentuale di decessi per suicidio è in crescita, passando dal 5 % al 6 % tra 2019 e 2021.

Possibili Conseguenze

Le morti materne hanno impatti profondi a livello individuale, familiare e sociale:

  • Perdita di vita e dolore per la famiglia.
  • Impatto economico derivante da spese mediche e perdita di reddito.
  • Effetti a lungo termine sulla salute mentale dei familiari.
  • Possibile aumento della pressione sul sistema sanitario.

Opinione

Il rapporto non espone opinioni personali ma presenta dati oggettivi e raccomanda azioni basate su evidenze scientifiche.

Analisi Critica (dei Fatti)

L’ISS utilizza un campione nazionale ampio e metodologie standardizzate, garantendo l’affidabilità dei risultati. Tuttavia, la raccolta dei dati può subire ritardi e variazioni di qualità a seconda delle strutture ospedaliere. Il rapporto suggerisce di migliorare la registrazione delle cause di morte e di rafforzare la formazione del personale sanitario.

Relazioni (con altri fatti)

Il trend di aumento dei decessi per suicidio è in linea con le statistiche internazionali che indicano la depressione post‑partum come fattore di rischio significativo. L’ISS collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per allineare le linee guida nazionali alle raccomandazioni globali.

Contesto (oggettivo)

In Italia, la mortalità materna è relativamente bassa rispetto alla media europea (6,5 per 100.000 parti nel 2019‑2021). Il sistema sanitario nazionale offre assistenza prenatale e post‑natale, ma la copertura di servizi di salute mentale per le neomamme è ancora limitata in alcune regioni.

Fonti

Fonte: Istituto Superiore di Sanità (ISS). Rapporto Maternal Mortality 2019‑2021

Domande Frequenti

  • Qual è la causa più comune di morte materna in Italia?
    Secondo l’ISS, l’emorragia post‑partum è la causa più frequente, rappresentando circa il 30 % dei decessi.
  • Il suicidio è una causa significativa di mortalità materna?
    Sì, la percentuale di decessi per suicidio è aumentata dal 5 % al 6 % tra il 2019 e il 2021.
  • Quali misure può adottare il sistema sanitario per ridurre le morti materne?
    L’ISS raccomanda il rafforzamento della sorveglianza post‑parto, la formazione del personale e l’integrazione di servizi di salute mentale.
  • Come si confronta la mortalità materna italiana con quella europea?
    Il tasso italiano (6,5 per 100.000 parti) è inferiore alla media europea (circa 8,5 per 100.000 parti).
  • Dove posso trovare ulteriori informazioni sul rapporto?
    Il documento completo è disponibile sul sito dell’ISS all’indirizzo https://www.iss.it/maternal-mortality-italy-2019-2021.

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