UK sostiene che l’accordo tech con gli USA non sia terminato, nonostante le minacce di Trump

UK insiste che l’accordo tecnologico con gli Stati Uniti non sia terminato, nonostante le minacce di Trump verso le imprese europee

Il governo britannico afferma che il “Tech Prosperity Deal” da 40 miliardi di dollari tra Regno Unito e Stati Uniti, attualmente in sospeso, non è stato definitivamente bloccato. Secondo il sito della BBC, il gabinetto del Primo Ministro sostiene che il Regno Unito sia ancora in “conversazioni attive con i partner statunitensi a tutti i livelli di governo” riguardo a questo accordo di cooperazione tecnologica.

Il trattato, precedentemente presentato come storico, è stato sospeso dopo che gli Stati Uniti hanno accusato il Regno Unito di non aver ridotto le barriere commerciali, tra cui un’imposta sui servizi digitali applicata alle aziende tecnologiche statunitensi e norme di sicurezza alimentare che limitano l’esportazione di alcuni prodotti agricoli. Il New York Times è stato il primo a riportare la conferma britannica che le negoziazioni si fossero interrotte.

UK sostiene che l'accordo tech con gli USA non sia terminato, nonostante le minacce di Trump

Fonti

BBC – https://www.bbc.com/news/articles/c79x54dprngo

New York Times – https://www.nytimes.com/2025/12/13/business/economy/trump-uk-trade-deal-tariffs.html

The Guardian – https://www.theguardian.com/technology/2025/dec/16/uk-us-tech-prosperity-deal-trump-europe

Approfondimento

L’accordo “Tech Prosperity Deal” mira a favorire la collaborazione tra le industrie tecnologiche dei due paesi, promuovendo investimenti, ricerca congiunta e scambi di competenze. La sua sospensione è stata motivata da divergenze su questioni fiscali e normative, in particolare l’imposizione di un’imposta sui servizi digitali e le restrizioni alle esportazioni di prodotti agricoli.

Dati principali

Elemento Dettaglio
Valore dell’accordo 40 miliardi di dollari
Paesi coinvolti Regno Unito e Stati Uniti
Stato attuale In sospeso, ma non definitivamente bloccato
Motivo della sospensione Imposta sui servizi digitali e norme di sicurezza alimentare
Fonti principali BBC, New York Times, The Guardian

Possibili Conseguenze

  • Riduzione degli investimenti tecnologici tra i due paesi.
  • Impatto negativo sulla competitività delle imprese britanniche nei mercati statunitensi.
  • Possibile aumento delle tariffe o delle restrizioni commerciali.
  • Ritardo nello sviluppo di progetti di ricerca congiunti.

Opinione

Il testo riportato si limita a presentare le dichiarazioni ufficiali e le fonti giornalistiche, senza esprimere giudizi personali.

Analisi Critica (dei Fatti)

Le informazioni fornite dalle fonti ufficiali e dai media confermano che l’accordo è sospeso ma non annullato. La causa principale è la disputa su imposte e norme di sicurezza, elementi che sono stati oggetto di negoziazioni in corso. Non vi sono dati che indichino una conclusione definitiva.

Relazioni (con altri fatti)

Il “Tech Prosperity Deal” è collegato a precedenti accordi commerciali tra Regno Unito e Stati Uniti, come il “UK‑US Trade and Investment Partnership” del 2019, e a discussioni più ampie sul ruolo delle imposte digitali nei trattati internazionali.

Contesto (oggettivo)

Il Regno Unito ha recentemente negoziato diversi accordi commerciali post‑Brexit, cercando di consolidare relazioni economiche con partner globali. Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione di Trump, hanno adottato una politica commerciale più protezionistica, con l’intento di ridurre le barriere per le imprese statunitensi.

Domande Frequenti

1. Che cosa è il “Tech Prosperity Deal”?

È un accordo di 40 miliardi di dollari tra Regno Unito e Stati Uniti volto a promuovere la cooperazione nelle industrie tecnologiche, inclusi investimenti e ricerca congiunta.

2. Perché l’accordo è stato sospeso?

La sospensione è dovuta a divergenze su imposte sui servizi digitali e norme di sicurezza alimentare che limitano le esportazioni di alcuni prodotti agricoli.

3. Lo stato attuale dell’accordo è definitivo?

No, il governo britannico afferma che l’accordo non è stato definitivamente bloccato e che le conversazioni con gli Stati Uniti sono ancora in corso.

4. Quali sono le fonti principali che riportano la situazione?

Le fonti principali includono la BBC, il New York Times e The Guardian.

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