Turandot al Covent Garden: i retroscena di una produzione iconica
Dietro le quinte della spettacolare Turandot dell’Opera Reale – saggio fotografico
Fonti
Articolo originale pubblicato su The Guardian.
Approfondimento
Il celebre operone di Giacomo Puccini, Turandot, ritorna al Covent Garden con una scenografia che, sebbene creata 40 anni fa, continua a risultare vivace e coinvolgente. David Levene ha avuto accesso esclusivo ai provini, osservando elementi scenici come le teste decapitati, i costumi lussuosi e l’esecutore che assume un colore verde.

Dati principali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Regista scenico | Andrei Șerban |
| Design dei costumi | Sally Jacobs |
| Anno di debutto | 1984 |
| Numero di revivals | 19 |
| Numero di rappresentazioni al Covent Garden (18 dicembre) | 295 |
| Temi principali | Amore, paura, devozione, potere, lealtà, vita e morte |
| Aria più celebre | Nessun Dorma |
| Elementi scenici distintivi | Pagoda cinese a tre piani, esercito di extra, troupe di ballerini mascherati |
| Apparizione dell’imperatore | Tra nuvole di incenso, trono lentamente abbassato |
Possibili Conseguenze
Il continuo successo di questa produzione rafforza la reputazione dell’Opera Reale come custode di opere classiche, contribuendo a mantenere l’interesse del pubblico per le opere liriche. La scenografia spettacolare può influenzare le future interpretazioni di Turandot in altre compagnie, promuovendo uno stile visivo simile.
Opinione
Secondo la critica di Erica Jeal (2005), la scenografia di Șerban si avvicina al concetto di spettacolo del West End, pur mantenendo la dignità operistica. L’opera è descritta come un “cartoon-coloured creation” che riesce a trasmettere l’energia del teatro.
Analisi Critica (dei Fatti)
La produzione di Șerban, pur essendo di 40 anni, dimostra una notevole capacità di rinnovamento, grazie all’uso di costumi elaborati e a una scenografia che riesce a evocare l’atmosfera di un impero cinese fantastico. L’uso di elementi scenici come la pagoda a tre piani e l’esercito di extra contribuisce a creare un ambiente immersivo, senza però sacrificare la chiarezza della narrazione operistica.
Relazioni (con altri fatti)
La scenografia di Turandot si inserisce in una tradizione di produzioni liriche che puntano a un forte impatto visivo, come ad esempio la versione di La Bohème di Franco Zeffirelli. Inoltre, l’uso di elementi culturali cinesi è coerente con la tendenza di molte compagnie a rappresentare opere ambientate in contesti esotici con attenzione ai dettagli scenici.
Contesto (oggettivo)
Il Covent Garden è uno dei teatri più prestigiosi al mondo, noto per le sue produzioni di alta qualità. La produzione di Turandot di Șerban è la più longeva nella storia dell’Opera Reale, dimostrando la capacità della compagnia di mantenere opere classiche rilevanti per il pubblico contemporaneo.
Domande Frequenti
- Qual è l’anno di debutto della produzione di Turandot di Andrei Șerban? 1984.
- Quanti revivals di questa produzione sono stati realizzati? 19.
- Qual è l’arpa più celebre di Turandot? Nessun Dorma.
- Chi ha realizzato i costumi per questa produzione? Sally Jacobs.
- Come viene rappresentato l’imperatore nella scenografia? Appare tra nuvole di incenso, con il trono abbassato lentamente.
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