Trump richiede cronologia social per i visti ESTA di 42 paesi
Fonti
Fonte: The Guardian (articolo originale in inglese).
Approfondimento
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un nuovo requisito per i richiedenti di visti provenienti da 42 paesi. Secondo la Casa Bianca, i visitatori che intendono entrare negli Stati Uniti tramite il sistema di esenzione dal visto ESTA dovranno fornire cronologia di social media, telefonica ed e‑mail per una verifica preliminare. L’iniziativa è stata accolta con preoccupazione da parte di sostenitori della libertà di espressione, che la hanno definita “censorship pure and simple” e hanno accusato Trump di “shredding civil liberties”.

Alcuni commentatori hanno paragonato la misura a politiche di controllo dei media in Cina, avvertendo che potrebbe ridurre drasticamente il turismo negli Stati Uniti, con effetti anche sul prossimo Mondiale di calcio del 2026.
Dati principali
| Paese | Tipo di dati richiesti |
|---|---|
| Regno Unito | Social media, telefonica, e‑mail |
| Irlanda | Social media, telefonica, e‑mail |
| Australia | Social media, telefonica, e‑mail |
| Francia | Social media, telefonica, e‑mail |
| Germania | Social media, telefonica, e‑mail |
| Giappone | Social media, telefonica, e‑mail |
| Altri 36 paesi | Social media, telefonica, e‑mail |
Numero totale di paesi interessati: 42.
Possibili Conseguenze
1. Riduzione del turismo: i viaggiatori potrebbero evitare di presentare i dati richiesti, optando per destinazioni con requisiti meno stringenti.
2. Autocensura: la necessità di condividere cronologie di social media potrebbe indurre i cittadini a limitare la propria attività online.
3. Impatto economico: il settore turistico, già sotto pressione, potrebbe subire una diminuzione delle entrate, con ripercussioni su imprese, alberghi e servizi correlati.
Opinione
Le critiche principali provengono da gruppi di difesa dei diritti civili e della libertà di espressione. Essi sostengono che la misura rappresenti un passo verso una maggiore sorveglianza e un potenziale abuso di potere da parte delle autorità statunitensi.
Analisi Critica (dei Fatti)
La richiesta di dati personali per l’ingresso negli Stati Uniti non è nuova; tuttavia, l’estensione a 42 paesi e la specifica inclusione di cronologie di social media rappresentano un ampliamento significativo. La normativa attuale per l’ESTA richiede già informazioni di base, ma non include la verifica di cronologie digitali. La validità di tale misura dipenderà dalla sua implementazione pratica e dalla trasparenza dei criteri di valutazione.
Relazioni (con altri fatti)
La proposta può essere vista in continuità con altre iniziative di sicurezza nazionale, come la revisione dei requisiti di visto per cittadini di paesi considerati ad alto rischio. Inoltre, la misura richiama le politiche di controllo dei media adottate da alcuni paesi asiatici, dove la sorveglianza digitale è più diffusa.
Contesto (oggettivo)
Il sistema ESTA è stato introdotto nel 2009 per facilitare l’ingresso di visitatori provenienti da paesi esenti dal visto. La nuova proposta di Trump modifica le condizioni di accesso, introducendo un livello di verifica che non era previsto originariamente. Il contesto politico è caratterizzato da un dibattito più ampio sulla sicurezza nazionale versus i diritti individuali.
Domande Frequenti
1. Quali paesi sono interessati dalla nuova misura? La proposta riguarda 42 paesi, tra cui Regno Unito, Irlanda, Australia, Francia, Germania e Giappone.
2. Che tipo di informazioni devono essere fornite? I richiedenti devono presentare cronologia di social media, telefonica ed e‑mail.
3. Come influisce sulla procedura ESTA? La misura aggiunge un ulteriore livello di verifica prima dell’approvazione del visto elettronico.
4. Quali sono le principali preoccupazioni dei critici? I critici temono una riduzione del turismo, l’autocensura e la violazione delle libertà civili.
5. C’è una data di attuazione prevista? L’articolo originale non specifica una data, ma indica che la proposta è in fase di pianificazione.
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