Regno Unito abbassa a 40% i requisiti di accessibilità nelle nuove abitazioni

Fonti

Fonte: The Guardian

Approfondimento

Il governo inglese ha proposto una riduzione significativa dei requisiti di accessibilità per le nuove costruzioni abitative. In particolare, la percentuale minima di abitazioni che devono rispettare gli standard di accessibilità migliorati (M4(2)) è stata abbassata dal 100% al 40%. Gli standard M4(2) includono l’accesso senza gradini e l’ampiezza adeguata di porte e corridoi per facilitare la mobilità di persone con disabilità.

Regno Unito abbassa a 40% i requisiti di accessibilità nelle nuove abitazioni

Dati principali

Requisito di accessibilità Percentuale di abitazioni
Standard M4(2) (accesso senza gradini, porte e corridoi più larghi) 100% (stato precedente)
Standard M4(2) (accesso senza gradini, porte e corridoi più larghi) 40% (nuovo obiettivo)

Possibili Conseguenze

La riduzione del requisito di accessibilità può comportare un aumento delle barriere architettoniche nelle abitazioni nuove, limitando l’autonomia e la sicurezza di persone con mobilità ridotta. Potrebbe inoltre influire sulla domanda di immobili accessibili e sulla percezione di inclusività del mercato abitativo.

Opinione

Le associazioni di difesa dei diritti delle persone con disabilità hanno espresso forte disappunto, definendo la misura una “reversale monumentale” e affermando che la decisione lascia i cittadini disabili “sentiti traditi ed esclusi”.

Analisi Critica (dei Fatti)

Il dato principale è la riduzione del 60% del requisito di accessibilità. Tale cambiamento è stato presentato dal governo senza fornire nel testo originale motivazioni dettagliate. La drastica diminuzione suggerisce una priorità di risparmio sui costi di costruzione rispetto alla tutela dei diritti di accessibilità. La mancanza di spiegazioni rende difficile valutare la legittimità della decisione in termini di rispetto delle normative nazionali ed europee sul diritto all’accessibilità.

Relazioni (con altri fatti)

Il Regno Unito è soggetto all’Equality Act 2010, che impone agli enti pubblici e privati di adottare misure ragionevoli per garantire l’accessibilità. La riduzione dei requisiti di accessibilità potrebbe entrare in conflitto con tali obblighi, sebbene non sia stato esplicitamente indicato nel comunicato. Inoltre, la decisione si inserisce in un più ampio contesto di politiche di edilizia abitativa che mirano a ridurre i costi di costruzione e a velocizzare la produzione di nuove abitazioni.

Contesto (oggettivo)

Nel 2025, il governo inglese ha introdotto modifiche al sistema di pianificazione edilizia per ridurre i requisiti di accessibilità nelle nuove costruzioni. L’obiettivo dichiarato è quello di semplificare i processi di approvazione e ridurre i costi per i costruttori. Tuttavia, la misura è stata accolta con critica da parte delle associazioni di difesa dei diritti delle persone con disabilità, che hanno sottolineato l’importanza di mantenere standard elevati per garantire l’inclusività.

Domande Frequenti

1. Qual è la nuova percentuale di abitazioni che devono rispettare gli standard di accessibilità M4(2)?
La nuova percentuale è del 40% delle nuove costruzioni.

2. Cosa includono gli standard M4(2) di accessibilità?
Gli standard M4(2) prevedono l’accesso senza gradini e l’ampiezza adeguata di porte e corridoi per facilitare la mobilità di persone con disabilità.

3. Come hanno reagito le associazioni di difesa dei diritti delle persone con disabilità?
Hanno espresso forte disappunto, definendo la misura una “reversale monumentale” e affermando che la decisione lascia i cittadini disabili “sentiti traditi ed esclusi”.

4. Qual è la motivazione dichiarata del governo per questa riduzione?
Nel comunicato originale non è stata fornita una motivazione dettagliata; la proposta è stata presentata come parte di una revisione del sistema di pianificazione edilizia.

5. La riduzione dei requisiti di accessibilità è in linea con le normative nazionali?
Il Regno Unito è soggetto all’Equality Act 2010, che richiede misure ragionevoli per garantire l’accessibilità. La riduzione dei requisiti potrebbe entrare in conflitto con tali obblighi, ma non è stato esplicitamente indicato nel comunicato.

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