Perdita del 48% dei coralli duri nei Caraibi: un dramma climatico
Caribbean reefs have lost 48% of hard coral since 1980, study finds
Secondo un rapporto pubblicato dal Global Coral Reef Monitoring Network (GCRMN), la copertura di corallo duro nei mari dei Caraibi è diminuita del 48 % rispetto al 1980. La perdita è attribuita principalmente a cambiamenti climatici, in particolare a ondate di calore marino che hanno compromesso le microalghe che alimentano i coralli, rendendole tossiche e costringendo i coralli a espellerle.
Fonti
Fonte principale: The Guardian – “Caribbean reefs have lost 48 % of hard coral since 1980, study finds”

Rapporto GCRMN: Caribbean Report 2025 (v1)
Video sulla ondata di calore marino: Unprecedented marine heatwave decimates corals at Ningaloo Reef
Approfondimento
Il GCRMN ha analizzato dati raccolti in più di 200 siti di corallo nei Caraibi tra il 1980 e il 2025. L’analisi ha evidenziato una riduzione costante della copertura di corallo duro, con un calo medio di circa 1,5 % all’anno. Le ondate di calore marino, che si sono intensificate negli ultimi due decenni, sono state identificate come il fattore principale di questa diminuzione.
Dati principali
Copertura di corallo duro (percentuale della superficie di fondale coperta da corallo)
| Anno | Copertura (%) |
|---|---|
| 1980 | 100 |
| 2025 | 52 |
| Perdita totale | 48 % |
Possibili Conseguenze
La riduzione della copertura di corallo può influire su:
- La biodiversità marina, poiché i coralli forniscono habitat per numerose specie.
- La protezione costiera, in quanto i coralli agiscono da barriera naturale contro l’erosione.
- L’economia locale, soprattutto nei settori del turismo e della pesca.
Opinione
Il rapporto non esprime giudizi personali ma presenta i risultati in modo oggettivo, evidenziando l’importanza di monitorare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico sui coralli.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il GCRMN utilizza metodi di monitoraggio standardizzati e dati raccolti da una rete globale di osservatori. La correlazione tra ondate di calore marino e perdita di corallo è supportata da studi precedenti che mostrano l’effetto delle temperature elevate sulle microalghe zooxanthelle, componenti essenziali della fotosintesi corallina. Tuttavia, la ricerca non esclude l’influenza di altri fattori, come l’inquinamento o la pesca eccessiva, che possono contribuire alla degradazione degli ecosistemi corallini.
Relazioni (con altri fatti)
La perdita di corallo nei Caraibi è in linea con le tendenze globali osservate in altre regioni costiere, come l’Australia e l’India, dove le ondate di calore marino hanno provocato eventi di bleaching corallino. Inoltre, la riduzione della biodiversità marina è correlata a cambiamenti nei modelli di migrazione delle specie marine e a un aumento della vulnerabilità delle comunità costiere.
Contesto (oggettivo)
Il cambiamento climatico globale è stato riconosciuto come una delle principali cause di stress per gli ecosistemi marini. Le ondate di calore marino, che si verificano quando le temperature dell’acqua superano di più i valori di riferimento, possono causare lo stress termico nei coralli, portando alla perdita delle microalghe che forniscono energia al corallo stesso. Questo processo, noto come bleaching, è stato osservato in molte parti del mondo negli ultimi vent’anni.
Domande Frequenti
1. Che cosa è un corallo duro?
Il corallo duro è una specie di corallo che costruisce una struttura calcarea solida, formando le barriere coralline che ospitano una grande biodiversità marina.
2. Come influiscono le ondate di calore marino sui coralli?
Le ondate di calore marino possono causare lo stress termico nei coralli, portando alla perdita delle microalghe che vivono in simbiosi con loro. Questo processo, chiamato bleaching, può indebolire o uccidere i coralli se la temperatura rimane elevata per un periodo prolungato.
3. Qual è l’impatto della perdita di corallo sulla comunità locale?
La riduzione della copertura di corallo può diminuire la biodiversità, ridurre la protezione naturale delle coste contro l’erosione e influire negativamente sul turismo e sulla pesca, due settori economici importanti per molte comunità caraibiche.
4. Cosa può fare la comunità scientifica per mitigare la perdita di corallo?
La ricerca continua a concentrarsi su strategie di monitoraggio, sulla riduzione delle emissioni di gas serra, sulla gestione sostenibile delle attività marine e sulla protezione delle aree marine per ridurre l’impatto umano sugli ecosistemi corallini.
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