Morrisons sposta a 2050 l’obiettivo net zero: 15 anni di ritardo per il supermercato più grande del Regno Unito

Morrisons ritarda i suoi obiettivi di net zero a 2050

Morrisons, il quinto più grande supermercato del Regno Unito, ha annunciato che i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio saranno posticipati di 15 anni, con una nuova scadenza fissata al 2050. L’azienda ha precisato che il nuovo piano coprirà l’intera catena di approvvigionamento, inclusi i negozi Morrisons e le emissioni derivanti dall’agricoltura e dall’uso del suolo.

Fonti

Fonte: The Guardian

Morrisons sposta a 2050 l’obiettivo net zero: 15 anni di ritardo per il supermercato più grande del Regno Unito

Approfondimento

L’annuncio è stato fatto in un comunicato stampa pubblicato dal gruppo Morrisons. L’azienda ha spiegato che la revisione del piano è necessaria per garantire che le misure di riduzione delle emissioni siano realistiche e sostenibili lungo l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione.

Dati principali

Elemento Obiettivo originale Nuovo obiettivo Copertura
Scadenza net zero 2035 2050 Intera catena di approvvigionamento, negozi, agricoltura, uso del suolo
Ritardo 15 anni

Possibili Conseguenze

Il ritardo potrebbe influenzare la percezione dei consumatori e degli investitori riguardo all’impegno di Morrisons verso la sostenibilità. Potrebbe anche avere ripercussioni sulle normative nazionali, che prevedono obiettivi di net zero entro il 2050 per l’intero settore. L’azienda dovrà dimostrare di avere piani concreti per raggiungere gli obiettivi entro la nuova scadenza.

Opinione

L’azienda ha comunicato che la decisione è stata presa per garantire che le misure di riduzione delle emissioni siano realistiche e sostenibili lungo l’intera filiera. Non è stata espressa alcuna posizione politica o ideologica.

Analisi Critica (dei Fatti)

Il fatto che Morrisons sia il primo supermercato del Regno Unito a posticipare i propri obiettivi di net zero è significativo, poiché indica una possibile difficoltà nel raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni entro le tempistiche precedentemente stabilite. La copertura dell’intera catena di approvvigionamento è un passo positivo, ma la realizzazione di tali obiettivi dipenderà dalla capacità dell’azienda di implementare tecnologie e pratiche sostenibili in tutti i segmenti della filiera.

Relazioni (con altri fatti)

Altri supermercati del Regno Unito, come Tesco e Sainsbury’s, hanno già fissato obiettivi di net zero entro il 2050. Il ritardo di Morrisons potrebbe influenzare la competitività del settore e la pressione normativa per accelerare le azioni di mitigazione del cambiamento climatico.

Contesto (oggettivo)

Il Regno Unito si è impegnato a raggiungere la neutralità di carbonio entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi. Le aziende del settore alimentare sono sotto pressione per ridurre le emissioni derivanti dalla produzione, dalla logistica e dalla gestione dei rifiuti. Il nuovo piano di Morrisons si inserisce in questo quadro di transizione verso una catena di approvvigionamento più sostenibile.

Domande Frequenti

1. Che cosa significa net zero? Net zero indica l’equilibrio tra le emissioni di gas serra prodotte e quelle rimosse dall’atmosfera, con l’obiettivo di non aumentare la concentrazione di CO₂ nel clima.

2. Perché Morrisons ha deciso di posticipare i suoi obiettivi? L’azienda ha affermato che la revisione è necessaria per garantire che le misure di riduzione delle emissioni siano realistiche e sostenibili lungo l’intera catena di approvvigionamento.

3. Cosa include la nuova copertura delle emissioni? La copertura ora comprende le emissioni dei negozi Morrisons, l’intera catena di approvvigionamento, l’agricoltura e l’uso del suolo.

4. Qual è la nuova scadenza per raggiungere il net zero? La nuova scadenza è fissata al 2050, con un ritardo di 15 anni rispetto all’obiettivo originale.

5. Come potrebbe influenzare la decisione i consumatori? I consumatori potrebbero percepire la decisione come un passo indietro nell’impegno per la sostenibilità, ma la copertura più ampia della catena di approvvigionamento potrebbe mitigare alcune preoccupazioni.

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