Joyride di Susan Orlean: un memoir che intreccia origami, memoria e vita
Joyride di Susan Orlean: recensione di un memoir straordinario e curioso
Il memoir di Susan Orlean, autore del celebre The Orchid Thief, è descritto come un resoconto vivace e ispiratore. Il libro racconta la sua esperienza personale e le sue riflessioni sulla vita, la creatività e la memoria.
Approfondimento
Nel 2017, dieci anni dopo che Orlean aveva intervistato il fisico Caltech Robert Lang, ora artista professionista dell’origami, per il New Yorker, ha partecipato alla convention OrigamiUSA. Durante l’evento ha seguito il workshop di Lang sulla piegatura di un “Taiwan goldfish”. Il narratore, un produttore radiofonico, ha cercato di registrare i suoni del piegamento della carta mentre Orlean cercava di tenere il passo con il “Da Vinci dell’origami”, lamentandosi quando le pinne del suo pesce non si muovevano con la perfezione idrodinamica prevista.

Orlean si è mostrata in piena forma: studiosa avventurosa, curiosa e esigente, consapevole del gioco intrinseco al lavoro di reportage e pronta a estrarre una verità più profonda. Durante l’incontro, ha detto a Lang: “Quando ci siamo incontrati, mi hai detto qualcosa che non ho mai dimenticato: la carta ha una memoria – una volta piegata, non si può mai rimuovere completamente la piega.” Si è chiesta se questa osservazione potesse essere anche un’analisi della vita.
Dati principali
| Elemento | Dettaglio |
|---|---|
| Autore | Susan Orlean |
| Libro | Joyride |
| Anno di pubblicazione | 2025 |
| Evento citato | OrigamiUSA 2017 |
| Personaggio principale | Robert Lang |
| Citazione chiave | “La carta ha una memoria – una volta piegata, non si può mai rimuovere completamente la piega.” |
Possibili Conseguenze
La riflessione di Orlean sulla memoria della carta può essere interpretata come un parallelo alla memoria umana: le esperienze, una volta vissute, lasciano tracce indelebili. Tale concetto può influenzare la percezione della crescita personale e della resilienza, suggerendo che le scelte e le azioni hanno effetti duraturi.
Opinione
La recensione originale descrive il memoir come “exuberante” e “ispiratore”. Il testo sottolinea la capacità di Orlean di trasformare esperienze quotidiane in narrazioni coinvolgenti, evidenziando la sua abilità di connettere il mondo dell’arte con quello della vita quotidiana.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il racconto si basa su fatti verificabili: la partecipazione di Orlean al workshop di origami, la sua interazione con Robert Lang e la citazione esatta riportata. Non vi sono affermazioni speculative; l’autore si limita a riportare le parole e le azioni osservate.
Relazioni (con altri fatti)
Orlean è nota per il suo libro The Orchid Thief, che ha ricevuto riconoscimenti per la sua narrazione dettagliata e la capacità di esplorare la relazione tra natura e cultura. Il suo interesse per l’origami si inserisce in una tradizione più ampia di artisti che cercano di combinare scienza, arte e narrazione.
Contesto (oggettivo)
L’origami è una forma d’arte tradizionale giapponese che utilizza la piegatura della carta per creare modelli tridimensionali. Robert Lang, ex fisico del Caltech, ha trasformato questa pratica in una carriera professionale, fondando l’OrigamiUSA e promuovendo l’arte in contesti educativi e scientifici.
Fonti
Fonte: The Guardian – Joyride by Susan Orlean review – an extraordinary, curious life
Domande Frequenti
1. Chi è Susan Orlean? Susan Orlean è una scrittrice e giornalista statunitense, nota per il suo libro The Orchid Thief e per le sue interviste approfondite pubblicate sul New Yorker.
2. Che cosa è l’OrigamiUSA? OrigamiUSA è una convention annuale dedicata all’arte dell’origami, che riunisce artisti, insegnanti e appassionati per workshop, presentazioni e mostre.
3. Qual è la citazione principale riportata nella recensione? “La carta ha una memoria – una volta piegata, non si può mai rimuovere completamente la piega.”
4. In che anno è stato pubblicato il memoir Joyride? Il memoir è stato pubblicato nel 2025.
5. Qual è il collegamento tra l’origami e la memoria secondo Orlean? Orlean suggerisce che la piegatura della carta, che lascia tracce permanenti, può essere un’analogia per le esperienze umane che lasciano un’impronta indelebile nella memoria.
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