Il declino dei conservatori tradizionali e l’ascesa dei nazionalisti radicali in Europa
Fonti
Articolo originale: A braver Tory leader than Badenoch would dare to call out Farage’s bogus patriotism (The Guardian, 10 dicembre 2025).
Concorrenza ideologica: The Great Replacement theory (The Guardian, 8 giugno 2022).

Strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti: 2025 National Security Strategy (White House, 2025).
Approfondimento
Il testo originale esamina la tendenza dei partiti conservatori tradizionali in Europa occidentale a cedere terreno a movimenti nazionalisti più radicali. L’autore, Rafael Behr, sostiene che questa evoluzione non è un’eccezione per il Regno Unito. Il brano confronta le dinamiche politiche in società libere con quelle in regimi autoritari, evidenziando come la partecipazione politica differisca in base al contesto istituzionale.
Dati principali
| Paese | Partito radicale anti‑immigrazione | Posizione politica |
|---|---|---|
| Regno Unito | Partito Nazionalista | Da margine a mainstream |
| Francia | Partito di destra radicale | Da margine a mainstream |
| Germania | Partito di destra radicale | Da margine a mainstream |
| Italia | Partito di destra radicale | Da margine a mainstream |
Nota: i dati riflettono la percezione generale delle posizioni politiche dei partiti menzionati, senza entrare in analisi quantitative dettagliate.
Possibili Conseguenze
L’incremento del potere dei partiti nazionalisti può portare a:
- Maggiore polarizzazione politica.
- Riduzione della fiducia nelle istituzioni democratiche.
- Incremento delle tensioni sociali legate all’immigrazione.
- Possibile erosione dei diritti civili per le minoranze.
Opinione
Rafael Behr esprime la sua opinione secondo cui i partiti conservatori tradizionali stanno cedendo terreno a movimenti nazionalisti radicali, e che questa tendenza non è limitata al Regno Unito. L’autore critica la visione di alcuni gruppi suprematisti bianchi che considerano le istituzioni liberali parte di una “cospirazione” per “distruggere l’Europa” con l’immigrazione.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il testo si basa su osservazioni generali delle tendenze politiche in Europa. Non fornisce dati statistici specifici, ma si appoggia a riferimenti a fonti esterne (come l’analisi della “Great Replacement theory” e la strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti). La critica principale è che l’autore non distingue tra le diverse motivazioni politiche dei partiti nazionalisti, trattandoli come un blocco omogeneo.
Relazioni (con altri fatti)
Il discorso sull’“immigrazione” e la “cospirazione” è collegato a:
- Il dibattito europeo sul controllo delle frontiere.
- Le politiche migratorie adottate da paesi come la Germania e la Francia.
- Le dichiarazioni di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, che includono la gestione delle migrazioni come tema chiave.
Contesto (oggettivo)
Negli ultimi anni, molti paesi europei hanno visto l’ascesa di partiti di destra radicale che promuovono politiche anti‑immigrazione. Questi partiti, pur avendo radici in movimenti di estrema destra, hanno spesso guadagnato rappresentanza parlamentare. Nel Regno Unito, la situazione è stata oggetto di particolare attenzione a causa delle tensioni politiche tra i principali partiti conservatori e i gruppi nazionalisti.
Domande Frequenti
- Qual è la posizione di Rafael Behr sul Regno Unito?
- Behr sostiene che il Regno Unito non è un’eccezione: i conservatori tradizionali stanno cedendo terreno a movimenti nazionalisti radicali.
- Che cosa intende l’autore con “cospirazione”?
- L’autore si riferisce alla visione di alcuni gruppi suprematisti bianchi che considerano le istituzioni liberali parte di un piano per “distruggere l’Europa” con l’immigrazione.
- Quali sono le fonti citate nel testo?
- Il testo cita l’analisi della “Great Replacement theory” (The Guardian, 2022) e la strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti (White House, 2025).
- Quali sono le possibili conseguenze dell’ascesa dei partiti nazionalisti?
- Le conseguenze includono maggiore polarizzazione politica, riduzione della fiducia nelle istituzioni democratiche, tensioni sociali legate all’immigrazione e potenziale erosione dei diritti civili per le minoranze.
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