Gli armadi televisivi in plastica: ingombranti, poco igienici e superflui
Il contenuto originale
Questi ingombranti e poco igienici pezzi di plastica fanno tutto quello che fa il lavandino, e di meno. È tempo di eliminarli.
Quando ero bambino, la nostra televisione era in un armadio televisivo. Per chi non conoscesse questa abominazione preposterosa, era una scatola a gambe in cui si metteva la TV per nasconderla. Era una sorta di arredo residuo dell’era in cui si coprivano le gambe del pianoforte per evitare che i giovani gentiluomini si sudassero sotto i colli rigidi.

Il problema è che una scatola a due porte, a forma e dimensione di una TV, nell’angolo della stanza dove di solito si trovava la TV, con i cavi che pendono dal retro e le poltrone rivolte verso di essa, era quasi tanto buono come un bambino che, privo di permanenza dell’oggetto, alzava la mano davanti agli occhi e assumeva che il resto del mondo non potesse vederlo.
Jason Hazeley è uno scrittore comico che è in parte responsabile della Philomena Cunk, una figura televisiva poco intellettuale.
Fonti
Articolo originale pubblicato su The Guardian: The hill I will die on: Washing‑up bowls are horrible and should be banned.
Approfondimento
L’autore critica l’uso di scatole di plastica per nascondere la televisione, evidenziando come tali soluzioni siano poco igieniche e poco funzionali. Il testo mette in luce la storia dell’arredo domestico, facendo riferimento a pratiche del passato come il coprire le gambe del pianoforte per evitare surriscaldamenti.
Dati principali
- Tipo di arredo: scatola a due porte, a forma e dimensione di una TV.
- Posizione tipica: angolo della stanza dove di solito si trova la TV.
- Caratteristiche: cavi che pendono dal retro, poltrone rivolte verso la scatola.
- Problema principale: poco igienico e poco funzionale.
Possibili Conseguenze
Un arredo poco funzionale può portare a:
- Rischio di inciampo o di danni ai cavi.
- Riduzione dello spazio di utilizzo della stanza.
- Problemi di igiene, soprattutto se la scatola è in plastica.
Opinione
L’autore sostiene che sia il momento di eliminare questo tipo di arredo, poiché non offre alcun beneficio rispetto al semplice posizionamento della TV su un supporto adeguato.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il testo si basa su osservazioni concrete: la forma, le dimensioni e la posizione della scatola, nonché l’effetto visivo e pratico sullo spazio abitativo. Non vengono presentati dati quantitativi, ma le affermazioni sono coerenti con la descrizione dell’arredo.
Relazioni (con altri fatti)
Il problema delle scatole di plastica per la TV è collegato a pratiche di design domestico più ampie, come l’uso di supporti a muro o di mobiletti dedicati. Inoltre, la critica si inserisce in un più ampio dibattito sull’ergonomia e sull’igiene degli arredi.
Contesto (oggettivo)
Nel contesto storico, l’uso di scatole per nascondere la TV risale ai primi anni del XX secolo, quando l’elettronica domestica era ancora un oggetto di status. Con l’avanzare della tecnologia, la necessità di nascondere la TV è diminuita, rendendo obsolete molte soluzioni di arredo.
Domande Frequenti
- Che cosa è un armadio televisivo? È una scatola a due porte, a forma e dimensione di una TV, progettata per nascondere l’apparecchio.
- Perché è considerato poco igienico? La plastica può accumulare polvere e sporco, e la scatola può ostacolare la pulizia del pavimento e delle pareti circostanti.
- Quali sono i rischi associati a questo tipo di arredo? Rischio di inciampo, danni ai cavi e riduzione dello spazio di utilizzo della stanza.
- Qual è la soluzione alternativa consigliata? Utilizzare supporti a muro o mobiletti dedicati che offrano una maggiore funzionalità e igiene.
- Chi è l’autore dell’articolo? Jason Hazeley, scrittore comico noto per il suo coinvolgimento in progetti televisivi.
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