Folktales: adolescenti norvegesi sfidano i social media vivendo come cacciatori‑raccoltori
Rivista del documentario “Folktales” – la lotta contro la tirannia dei social media attraverso la vita da cacciatori‑raccoltori
Il documentario, diretto da Heidi Ewing e Rachel Grady, segue un gruppo di studenti delle scuole superiori che, nella scuola di Pasvik Folk, situata nella remota Norvegia settentrionale, si confrontano con le sfide di vivere in condizioni estreme per superare la pressione dei social media.
Fonti

Approfondimento
Durante i mesi invernali, caratterizzati da quasi continua oscurità, gli studenti vengono invitati a:
- Campeggiare in temperature sotto lo zero;
- Accendere fuochi con materiali naturali;
- Guidare slitte trainate da husky;
- Nuotare in acqua ghiacciata;
- Partecipare a sessioni di caccia, sebbene il momento della morte non sia mostrato.
Prima di iniziare, gli studenti si impegnano a rinunciare a telefoni, tablet e laptop, sebbene non siano presenti scene in cui questi dispositivi vengano effettivamente consegnati.
Dati principali
| Attività | Obiettivo | Durata approssimativa |
|---|---|---|
| Campeggio subzero | Resilienza fisica e mentale | 1–2 settimane |
| Accensione fuochi | Competenze di sopravvivenza | Vari giorni |
| Slitte con husky | Cooperazione con animali | Vari giorni |
| Nuoto in acqua ghiacciata | Affrontare l’ansia | 1–2 sessioni |
| Caccia (senza mostrare il kill) | Comprendere il ciclo della vita | 1–2 sessioni |
Possibili Conseguenze
Le attività proposte possono avere effetti positivi e negativi sugli studenti:
- Riduzione dello stress legato ai social media;
- Incremento della consapevolezza ambientale;
- Potenziale aumento dell’autostima e della capacità di problem solving;
- Rischio di frustrazione o disagio per chi non si adatta alle condizioni estreme;
- Possibile difficoltà di reintegrazione nella vita quotidiana digitale.
Opinione
Il documentario presenta un approccio educativo che mira a far riflettere i giovani sulle proprie dipendenze digitali, senza però fornire una soluzione definitiva al problema della dipendenza da social media.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il film si basa su fatti verificabili: la scuola di Pasvik Folk, le condizioni climatiche norvegesi, le attività di sopravvivenza e la promessa di rinuncia ai dispositivi digitali. Non vengono presentate testimonianze di conseguenze a lungo termine, né dati quantitativi sull’impatto psicologico delle attività.
Relazioni (con altri fatti)
Il progetto si inserisce in un trend più ampio di programmi educativi che promuovono la “digital detox” e l’apprendimento all’aperto, simili a iniziative come “Outward Bound” o “Eco‑schools” in varie nazioni.
Contesto (oggettivo)
La Norvegia è nota per le sue politiche educative orientate al benessere degli studenti e per l’uso di ambienti naturali come spazi di apprendimento. Il clima artico del nord offre condizioni estreme che rendono le attività di sopravvivenza particolarmente rilevanti per la formazione di resilienza.
Domande Frequenti
1. Qual è l’obiettivo principale del documentario?
Mostrare come un’esperienza di vita all’aperto possa aiutare gli adolescenti a ridurre la dipendenza dai social media.
2. Gli studenti devono rinunciare ai loro dispositivi digitali?
Sì, prima dell’inizio del programma gli studenti si impegnano a non utilizzare telefoni, tablet e laptop, anche se non è mostrato il momento della consegna effettiva.
3. Viene mostrato il momento della caccia?
No, il film mostra la caccia ma non il momento in cui l’animale viene ucciso.
4. Quali attività vengono svolte durante il programma?
Campeggio in condizioni subzero, accensione di fuochi, guida di slitte con husky, nuoto in acqua ghiacciata e sessioni di caccia.
5. Dove si svolge il documentario?
Alla scuola di Pasvik Folk, situata nella Norvegia settentrionale.
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