Fiamme zombie: incendi artici che si risvegliano e distruggono le foreste
Fiamme zombie: come gli incendi artici che riprendono vita devastano le foreste
Fonti
Articolo originale pubblicato su The Guardian.
Approfondimento
Nel maggio 2023 un fulmine colpì la foresta di Donnie Creek, in British Columbia, innescando un incendio che si diffuse rapidamente a causa di un autunno secco e di una primavera calda. L’incendio, che entro metà giugno divenne uno dei più grandi della storia della provincia, bruciò un’area di foresta boreale di quasi due volte la dimensione del centro di Londra. L’anno in cui si verificò, il Canada registrò la massima estensione di territorio bruciato mai registrata.

Di solito, l’arrivo del freddo e della neve alla fine dell’anno segna la fine della stagione incendi. In questo caso, l’incendio non si spense: continuò a bruciare sotterraneamente nel suolo, protetto dallo strato di neve. La primavera successiva, l’incendio riemerse come una “fiamma zombie” e continuò a bruciare fino ad agosto 2024, quando oltre 600.000 ettari (circa 1,5 milioni di acri) erano stati distrutti.
Dati principali
| Evento | Data | Luogo | Area bruciata |
|---|---|---|---|
| Inizio incendio | Maggio 2023 | Donnie Creek, British Columbia | Non specificato |
| Massima estensione incendio | Giugno 2023 | Foresta boreale, BC | Quasi 2x Londra centrale |
| Fine incendio (zombie fire) | Agosto 2024 | Canada | 600.000 ettari (1,5 milioni di acri) |
Possibili Conseguenze
Le fiamme zombie possono avere impatti a lungo termine sulla biodiversità, sulla qualità dell’aria e sul clima locale. Il continuo riscaldamento del suolo e la perdita di vegetazione aumentano il rischio di ulteriori incendi e possono alterare i cicli del carbonio, contribuendo all’accumulo di gas serra.
Opinione
Il termine “fiamma zombie” è stato adottato per descrivere incendi che si riaccendono dopo un periodo di dormienza. L’uso di questo termine non implica una valutazione emotiva, ma serve a evidenziare la peculiarità del fenomeno.
Analisi Critica (dei Fatti)
Le informazioni riportate derivano da fonti giornalistiche e da dati di monitoraggio degli incendi. La descrizione dell’incendio come “uno dei più grandi della storia” è supportata da registrazioni ufficiali. Tuttavia, la misura esatta dell’area bruciata può variare a seconda delle metodologie di rilevamento.
Relazioni (con altri fatti)
Questo evento si inserisce in un più ampio contesto di incendi in regioni artiche e subartiche, dove il riscaldamento globale ha ridotto la durata del ghiaccio e aumentato la frequenza di incendi. Simili fenomeni sono stati osservati in Alaska e nella Siberia.
Contesto (oggettivo)
Il cambiamento climatico ha modificato i modelli di precipitazione e temperatura nelle regioni artiche, rendendo le foreste più suscettibili a incendi. Il permafrost, quando si scioglie, può creare condizioni di umidità sotterranea che favoriscono la persistenza di fiamme dormienti.
Domande Frequenti
- Che cosa è una fiamma zombie? Una fiamma zombie è un incendio che, dopo un periodo di dormienza sotto il suolo o sotto la neve, riemerge e continua a bruciare.
- Perché l’incendio di Donnie Creek è stato così esteso? L’area era secca a causa di un autunno secco e di una primavera calda, condizioni che hanno accelerato la diffusione delle fiamme.
- Qual è l’impatto di questi incendi sul clima? Gli incendi rilasciare anidride carbonica e altri gas serra, contribuendo all’aumento delle temperature globali.
- Come si può prevenire la riemergenza di incendi dormienti? La gestione forestale, la riduzione delle fonti di ignizione e il monitoraggio delle condizioni del suolo possono ridurre il rischio.
- Dove posso trovare ulteriori informazioni? Il sito di The Guardian contiene articoli dettagliati sull’argomento e link a fonti scientifiche.
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