Cucinare sul ghiaccio: i cuochi della Scott Base servono 85 persone a -40°C senza mangiare pinguini

Fonti

Fonte: The Guardian – “Tenda, fornello elettrico e temperature di -40°C: i cuochi che cucinano ‘sulla neve’ in Antartide”

Approfondimento

Durante i periodi più bui e freddi del continente più meridionale, i ricercatori si affidano al cibo per mantenere il morale e la salute. Al Chapman, chef con una lunga esperienza in cucina, ha trascorso diversi mesi a cucinare “sulla neve” in Antartide. Nel periodo estivo 2021‑22, era uno dei tre membri della cucina presso la Scott Base, la sola stazione di ricerca neozelandese in Antartide.

La sala da pranzo della base fungeva da centro di attività sociale, servendo colazione, tè mattutino, pranzo e cena a un massimo di 85 persone. Chapman descrive l’esperienza come simile a lavorare in un ristorante, con la particolarità di poter osservare gli uccelli marini, come i pinguini, dalla cucina.

Il chef sottolinea che i pinguini non vengono consumati, a differenza dei primi giorni di esplorazione antartica. Oltre alla protezione conferita dal Trattato dell’Antartide, la scelta è motivata dal desiderio di offrire cibi che siano graditi ai ricercatori, soprattutto in condizioni di isolamento e clima estremo.

Dati principali

Informazioni chiave relative alla cucina in Antartide:

Possibili Conseguenze

La gestione alimentare in Antartide ha impatti significativi sulla salute e sul benessere dei ricercatori:

• Riduzione dello stress alimentare grazie a pasti equilibrati.
• Mantenimento di livelli energetici adeguati in condizioni di carenza di luce solare.
• Conservazione della fauna locale, in particolare dei pinguini, grazie al rispetto del Trattato dell’Antartide.

Opinione

Al Chapman ritiene che offrire cibi gustosi sia fondamentale per sostenere la motivazione e la coesione del team in un ambiente così isolato. La sua posizione è condivisa da altri professionisti del settore, che vedono la cucina come un elemento chiave per la qualità della vita in stazioni di ricerca antartiche.

Analisi Critica (dei Fatti)

La scelta di non consumare pinguini è coerente con le normative internazionali e con le pratiche attuali di ricerca. L’uso di fornelli elettrici, sebbene energeticamente costoso, garantisce una cottura controllata e riduce l’impatto ambientale rispetto a metodi più tradizionali. La capacità di servire 85 persone con un team di tre cuochi dimostra un’efficiente organizzazione e pianificazione delle risorse.

Relazioni (con altri fatti)

Il lavoro di cucina in Antartide si collega a pratiche simili in altre stazioni di ricerca polari, dove la gestione alimentare è cruciale per la salute psicofisica del personale. Inoltre, la protezione della fauna locale è un tema condiviso con altre aree di conservazione globale, come le zone marine protette.

Contesto (oggettivo)

Antartide è il continente più freddo, più arido e più ventoso del pianeta. Le stazioni di ricerca, come la Scott Base, sono dotate di infrastrutture limitate e dipendono da forniture regolari. Le temperature estive possono scendere a -40 °C, rendendo la gestione del cibo una sfida logistica e tecnica. Il Trattato dell’Antartide, entrato in vigore nel 1961, stabilisce norme per la protezione dell’ambiente e della fauna, inclusi i pinguini.

Domande Frequenti

• Qual è la temperatura media durante l’estate antartica? Circa -40 °C.
• Quanti cuochi servono la base Scott? Tre.
• I pinguini vengono consumati nelle stazioni di ricerca? No, non vengono consumati a causa delle norme del Trattato dell’Antartide e delle pratiche di conservazione.
• Quanti individui possono essere serviti contemporaneamente? Fino a 85 persone.
• Qual è il tipo di cucina utilizzata? Fornelli elettrici.