Cosa avrei voluto sapere prima di congelare gli ovociti a 36 anni
Fonti
Articolo originale: The Guardian – “Everything I wish I’d known before I decided to freeze my eggs at 36”
Approfondimento
La crioconservazione degli ovociti è una procedura medica che consente alle donne di congelare i propri ovociti in modo da poterli utilizzare in futuro per la fecondazione in vitro (IVF). L’obiettivo principale è preservare la fertilità in caso di ritardi nella maternità per motivi personali, professionali o di salute.

Dati principali
| Anno | Numero di cicli di crioconservazione |
|---|---|
| 2019 | ≈ 1.000 |
| 2023 | ≈ 2.700 |
Secondo l’Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA), il numero di cicli di crioconservazione degli ovociti è aumentato del 170 % tra il 2019 e il 2023. La tecnologia è stata introdotta negli anni ’80, ma la tecnica di vitrificazione, che consente un congelamento rapido e riduce la formazione di cristalli di ghiaccio, è diventata più diffusa negli anni 2000.
Possibili Conseguenze
Vantaggi: possibilità di prolungare la finestra di fertilità, maggiore flessibilità nella pianificazione familiare, riduzione del rischio di infertilità legata all’età.
Limitazioni: il successo dipende dall’età al momento del congelamento, dalla qualità degli ovociti e dal numero di ovociti raccolti; i costi possono essere elevati e non sempre coperti da assicurazioni o datori di lavoro.
Opinione
La crioconservazione degli ovociti è percepita come una soluzione pratica per molte donne, ma la sua diffusione è accompagnata da discussioni sul valore della tecnologia, sui costi e sulle implicazioni etiche.
Analisi Critica (dei Fatti)
Il dato del 170 % di aumento è basato su registrazioni ufficiali dell’HFEA, quindi affidabile. Tuttavia, il numero di cicli non riflette direttamente il tasso di successo di gravidanza, che varia in base a fattori individuali. Inoltre, la disponibilità di servizi di crioconservazione può differire notevolmente tra regioni e strutture.
Relazioni (con altri fatti)
Numerose aziende, tra cui Meta, Spotify e Goldman Sachs, offrono contributi o rimborso per la crioconservazione degli ovociti ai propri dipendenti, riflettendo una tendenza crescente a integrare la salute riproduttiva nei pacchetti di benefit aziendali.
Contesto (oggettivo)
In Regno Unito, l’HFEA è l’autorità regolatrice che supervisiona le pratiche di fertilità. La normativa garantisce standard di sicurezza e qualità per le procedure di crioconservazione. Il quadro legislativo è stato aggiornato negli ultimi anni per facilitare l’accesso a queste tecnologie.
Domande Frequenti
1. Qual è l’età ideale per congelare gli ovociti? La maggior parte degli esperti consiglia di farlo prima dei 35 anni, quando la qualità degli ovociti è ancora relativamente alta.
2. Quanto costa una procedura di crioconservazione? I costi variano, ma possono superare i 3.000 € per ciclo, inclusi i trattamenti di stimolazione ovarica, la raccolta e il congelamento.
3. La crioconservazione garantisce una gravidanza? No, non garantisce. Il successo dipende da vari fattori, tra cui l’età al momento del congelamento e la qualità degli ovociti.
4. Le aziende coprono i costi? Alcune aziende offrono contributi o rimborso, ma la copertura dipende dal singolo datore di lavoro e dal piano di benefit.
5. Quali sono i rischi associati alla crioconservazione? I rischi sono simili a quelli di una normale stimolazione ovarica, come l’ovulazione multipla e, in rari casi, l’ovario policistico. Il congelamento stesso è considerato sicuro.
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