COP30: trattative in ritardo, nessun accordo sul clima

Cop30 live: “Clownshow” talks run into overtime with no clarity on climate deal

Le trattative si sono protratte fino a tarda notte e, con i delegati che iniziano a lasciare la sede, l’esito della conferenza rimane incerto.

Prima dell’ultima sessione plenaria, ho parlato con la nostra redattrice ambientale Fiona Harvey a Belém per capire cosa potesse aspettarsi nelle prossime ore. Secondo le sue parole, si prevede che la plenaria inizi entro i prossimi 90 minuti, ma la situazione resta ambigua.

COP30: trattative in ritardo, nessun accordo sul clima

Secondo Harvey, “è chiaro come l’acqua sporca. La plenaria è fissata per le 10:00 ora di Belém, ma non sappiamo se il testo sarà definitivo o se verrà approvato senza di esso. Potrebbe esserci una plenaria che si chiude rapidamente per permettere ai delegati di completare le trattative, oppure si potrebbe cercare di chiudere tutto in una sola volta. Non lo sappiamo.”

Il segretario energetico del Regno Unito, Ed Miliband, ha affermato che “un accordo per creare una roadmap verso l’abbandono dei combustibili fossili deve avvenire in qualche modo”, anche se si trattasse di un processo volontario.

Un rappresentante di un paese vulnerabile alla crisi climatica ha dichiarato: “A volte sembra che stiamo discutendo con robot”.

Gli osservatori hanno riferito che il gruppo di nazioni arabe ha avvertito che qualsiasi menzione della fase di abbandono dei combustibili fossili nelle trattative finali potrebbe causare lo scioglimento delle discussioni.

L’architetto dell’accordo climatico di Parigi, Laurence Tubiana, ha sostenuto che i paesi non dovrebbero temere di perseguire un accordo su una roadmap.

La Turchia e l’Australia hanno concordato i dettagli per ospitare la COP31 del prossimo anno, che si terrà in Turchia. La Turchia assumerà la presidenza della COP31 e l’aussoletto ministro australiano Chris Bowen sarà nominato vicepresidente e “presidente delle trattative”.

I governi africani continuano a chiedere un triplo aumento del finanziamento disponibile da paesi ricchi per aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi agli impatti della crisi climatica.

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Fonti

Fonte: The Guardian – Cop30 live: “Clownshow” talks run into overtime with no clarity on climate deal

Approfondimento

La COP30 si è svolta a Belém, Brasile, con l’obiettivo di avanzare verso un accordo globale sul clima. Le trattative si sono protratte oltre l’orario previsto, lasciando i delegati in uno stato di incertezza. Le dichiarazioni di figure chiave, come il segretario energetico britannico e l’architetto dell’accordo di Parigi, indicano la necessità di un piano di transizione dai combustibili fossili, ma la mancanza di consenso su come raggiungerlo ha rallentato il processo.

Dati principali

Elemento Dettaglio
Data della COP30 22 novembre 2025
Luogo Belém, Brasile
Presidenza COP31 Turchia
Vicepresidente COP31 Chris Bowen (Australia)
Richiesta di finanziamento africano Triplo aumento del finanziamento da paesi ricchi
Obiettivo dichiarato di Miliband Creare una roadmap per l’abbandono dei combustibili fossili

Possibili Conseguenze

La mancanza di un accordo chiaro potrebbe rallentare l’implementazione di politiche climatiche globali, prolungare l’uso dei combustibili fossili e aumentare l’incertezza economica per i paesi in via di sviluppo. Un accordo non raggiunto potrebbe anche indebolire la credibilità delle future conferenze COP.

Opinione

Il testo riportato si limita a presentare le dichiarazioni dei partecipanti senza esprimere giudizi personali. L’obiettivo è fornire una panoramica equilibrata delle posizioni emerse durante la conferenza.

Analisi Critica (dei Fatti)

Le dichiarazioni di Miliband e Tubiana evidenziano un consenso generale sull’importanza di una roadmap, ma la mancanza di dettagli concreti e la resistenza di alcuni gruppi, come le nazioni arabe, indicano che la definizione di un percorso condiviso rimane complessa. La decisione di Turchia e Australia di ospitare la COP31 potrebbe influenzare la dinamica delle trattative future.

Relazioni (con altri fatti)

Il dibattito sulla transizione dai combustibili fossili è in linea con le discussioni precedenti alla COP26 e alla COP27, dove si è cercato di definire piani di riduzione delle emissioni. La richiesta di finanziamento africano ricorda le promesse di $100 miliardi annui fatte durante la COP21.

Contesto (oggettivo)

La COP30 si inserisce in un periodo di crescente pressione internazionale per affrontare il cambiamento climatico. Le discussioni si svolgono in un contesto di tensioni geopolitiche, in cui le nazioni emergenti cercano di bilanciare sviluppo economico e sostenibilità ambientale.

Domande Frequenti

1. Qual è stato l’obiettivo principale della COP30? L’obiettivo era avanzare verso un accordo globale sul clima, con particolare attenzione alla transizione dai combustibili fossili.

2. Perché le trattative si sono protratte oltre l’orario previsto? La mancanza di consenso su come definire una roadmap e le divergenze tra i delegati hanno rallentato il processo.

3. Chi presiede la COP31? La Turchia presiede la COP31, con Chris Bowen (Australia) nominato vicepresidente e presidente delle trattative.

4. Qual è la richiesta dei paesi africani? I paesi africani chiedono un triplo aumento del finanziamento da paesi ricchi per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

5. Cosa ha detto Ed Miliband sulla roadmap? Ed Miliband ha affermato che un accordo per creare una roadmap verso l’abbandono dei combustibili fossili deve avvenire in qualche modo, anche se volontario.

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