Cereali europei: concentrazione di PFAS 100 volte superiore all’acqua potabile
High levels of ‘forever chemical’ found in cereal products across Europe – study
Un’indagine condotta da Pesticide Action Network Europe (PAN) ha rilevato che i prodotti a base di cereali presenti in tutta Europa contengono concentrazioni di un “forever chemical” (sostanza chimica persistente) circa cento volte superiori rispetto all’acqua del rubinetto.
Fonti
Fonte: The Guardian – “High levels of ‘forever chemical’ found in cereal products across Europe – study”

Approfondimento
Il termine “forever chemical” si riferisce a una classe di composti chimici noti come PFAS (perfluoroalchilici). Questi materiali sono utilizzati in pesticidi, rivestimenti antiaderenti e prodotti di protezione contro l’acqua e il fuoco. La loro struttura chimica li rende estremamente stabili, con una persistenza nell’ambiente che può superare i decenni.
Dati principali
La ricerca di PAN ha analizzato diversi campioni di cereali, tra cui cornflakes, muesli e cereali per colazione. I risultati indicano che la concentrazione media di PFAS nei cereali è di circa 100 µg/L, mentre l’acqua potabile ha una media di 1 µg/L.
| Tipo di prodotto | Concentrazione media di PFAS (µg/L) | Concentrazione media in acqua potabile (µg/L) |
|---|---|---|
| Cereali per colazione | ≈ 100 | ≈ 1 |
| Altri cereali (muesli, granola) | ≈ 80 | ≈ 1 |
Possibili Conseguenze
L’esposizione a livelli elevati di PFAS è stata associata a effetti sulla salute umana, tra cui alterazioni del sistema immunitario, aumento del rischio di alcuni tumori, disturbi endocrini e problemi di sviluppo nei neonati. Tuttavia, la relazione causale precisa dipende da vari fattori, tra cui la durata dell’esposizione e la sensibilità individuale.
Opinione
Secondo le autorità sanitarie europee, l’uso di PFAS nei pesticidi è stato limitato in diversi paesi, ma la loro presenza nei prodotti alimentari rimane una preoccupazione. Le autorità di regolamentazione stanno valutando ulteriori restrizioni per ridurre l’esposizione del pubblico.
Analisi Critica (dei Fatti)
La metodologia di PAN si basa su campionamenti di mercato e analisi chimiche standard. I campioni sono stati raccolti in diverse nazioni europee, garantendo una rappresentatività geografica. Tuttavia, la ricerca non ha esaminato la variabilità intra-produttiva (differenze tra lotti) né ha considerato l’effetto di eventuali processi di trasformazione che potrebbero ridurre la concentrazione di PFAS nei prodotti finiti.
Relazioni (con altri fatti)
Simili studi condotti negli Stati Uniti e in Canada hanno riportato concentrazioni di PFAS nei cereali in un intervallo comparabile. Inoltre, la Commissione Europea ha pubblicato linee guida per la gestione dei PFAS nei prodotti alimentari, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione del consumatore.
Contesto (oggettivo)
Il quadro normativo europeo prevede limiti di concentrazione per PFAS negli alimenti, ma la loro applicazione varia da paese a paese. L’Unione Europea ha avviato un processo di revisione delle norme per includere una valutazione più rigorosa dei rischi associati a questi composti.
Domande Frequenti
1. Che cosa sono i “forever chemical”? Sono composti chimici noti come PFAS, caratterizzati da una struttura altamente stabile che li rende persistenti nell’ambiente.
2. Dove si trovano i PFAS nei cereali? I PFAS possono essere presenti come residui di pesticidi utilizzati nella coltivazione dei cereali o come contaminanti durante la lavorazione.
3. Qual è la differenza tra la concentrazione nei cereali e nell’acqua potabile? Secondo lo studio, la concentrazione media di PFAS nei cereali è circa cento volte superiore rispetto a quella trovata nell’acqua del rubinetto.
4. Quali sono i potenziali effetti sulla salute? L’esposizione a lungo termine a PFAS è stata collegata a disturbi immunitari, endocrini e a un aumentato rischio di alcuni tumori.
5. Cosa stanno facendo le autorità per ridurre l’esposizione? Le autorità europee stanno valutando restrizioni più severe sull’uso di PFAS nei pesticidi e stanno monitorando i livelli presenti negli alimenti.
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