Alpi in Caldo: 186 Resort Sciistici in Francia Chiusi a Causa del Riscaldamento
Fonti
Fonte: The Guardian (articolo originale pubblicato il 27 dicembre 2025).
Approfondimento
Negli ultimi anni l’aumento della temperatura media ha spinto la linea di neve verso altitudini più elevate, rendendo sempre più difficile il mantenimento delle piste da sci. In Francia, 186 stazioni sciistiche hanno chiuso definitivamente, mentre altre numerose sono minacciate da un ulteriore calo delle nevicate.

Un caso emblematico è quello di Céüze 2000, che ha chiuso alla fine della stagione 2017‑2018. I lavoratori, convinti di poter riprendere l’attività l’anno successivo, hanno lasciato le mappe delle piste e il registro del personale ancorati al muro. Se sei sei anni dopo, un giornale datato 8 marzo 2018 è ancora piegato sul tavolo, accompagnato da una bottiglia d’acqua a metà consumo.
Dati principali
| Indicatore | Valore |
|---|---|
| Stazioni sciistiche chiuse in Francia | 186 |
| Data di chiusura di Céüze 2000 | Fine stagione 2017‑2018 |
| Data del giornale ancora presente | 8 marzo 2018 |
| Numero di stazioni minacciate da calo nevico | Dozzine (esatto numero non specificato) |
Possibili Conseguenze
La chiusura delle stazioni sciistiche comporta una riduzione dell’attività economica locale, con impatti sul turismo, sull’occupazione e sui servizi correlati. L’assenza di neve può favorire la crescita di vegetazione in zone precedentemente invernali, modificando gli ecosistemi alpini. Inoltre, la perdita di infrastrutture può influire sulla gestione delle risorse idriche e sulla sicurezza delle comunità circostanti.
Opinione
Il testo non espone opinioni personali; si limita a riportare fatti verificabili.
Analisi Critica (dei Fatti)
La chiusura di 186 stazioni sciistiche è un dato concreto che evidenzia l’impatto del riscaldamento globale sulle attività invernali. La testimonianza di Céüze 2000, con la sua documentazione lasciata in sospeso, illustra come le decisioni aziendali siano influenzate da condizioni climatiche incerte. L’uso di un giornale datato e di una bottiglia d’acqua a metà consumo serve a sottolineare la permanenza di un’epoca ormai passata.
Relazioni (con altri fatti)
Il fenomeno delle “ghost resorts” è correlato a trend più ampi di cambiamento climatico, con riduzione delle nevicate in molte regioni montane del mondo. La chiusura di stazioni sciistiche è stata osservata anche in Svizzera, Austria e Italia, dove le stesse dinamiche climatiche hanno portato a simili conseguenze economiche e sociali.
Contesto (oggettivo)
Gli Alpi rappresentano una delle catene montuose più importanti d’Europa, con un ecosistema delicato e una forte dipendenza dal turismo invernale. L’aumento delle temperature medie, misurato da osservazioni meteorologiche e modelli climatici, ha ridotto la durata delle nevicate, spostando la linea di neve verso altitudini più elevate. Questo cambiamento ha reso molte stazioni sciistiche non più economicamente sostenibili.
Domande Frequenti
- Perché le stazioni sciistiche chiudono? La riduzione delle nevicate a causa dell’aumento delle temperature rende le piste invernali meno accessibili e meno redditizie.
- Quante stazioni sciistiche in Francia sono state chiuse? Sono state chiuse 186 stazioni sciistiche.
- Che cosa è successo a Céüze 2000? La stazione è stata chiusa alla fine della stagione 2017‑2018, lasciando documenti e registri in sospeso.
- Quali sono le conseguenze economiche della chiusura delle stazioni? Si osserva una riduzione del turismo, una diminuzione dell’occupazione locale e un impatto sui servizi correlati.
- Come influisce la chiusura delle stazioni sulla natura? La mancanza di neve può favorire la crescita di vegetazione in zone precedentemente invernali, modificando gli ecosistemi alpini.
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