Hong Kong: 35 % delle reti di copertura non conforme agli standard antincendio

Rete di qualità inferiore utilizzata negli edifici di Hong Kong

Una fotografia scattata il 27 novembre 2025 mostra frammenti di fogli di rete presenti in Wang Fuk Court, dopo un incendio verificatosi a Tai Po, Hong Kong. Le autorità locali hanno riferito lunedì che sette dei venti campioni di rete prelevati dagli edifici non rispettavano gli standard di resistenza al fuoco.

Fonti

Fonte: Hong Kong Fire Safety News – https://www.hkfiresafetynews.com/article/mesh-issue-2025

Approfondimento

Il caso riguarda l’uso di materiali di rete in edilizia, spesso impiegati per la copertura di strutture metalliche o per la realizzazione di griglie di sicurezza. La resistenza al fuoco è una caratteristica essenziale per garantire la sicurezza degli occupanti e per rispettare le normative vigenti. Il rilascio di campioni non conformi solleva interrogativi sulla procedura di controllo qualità adottata dai fornitori e sui meccanismi di verifica delle autorità competenti.

Dati principali

Possibili Conseguenze

La presenza di materiali non conformi può aumentare il rischio di propagazione del fuoco all’interno degli edifici, con potenziali impatti sulla sicurezza degli occupanti e sulla rapidità di evacuazione. Le autorità potrebbero intervenire con richieste di sostituzione dei materiali, con sanzioni amministrative ai fornitori e con la revisione delle procedure di ispezione. A lungo termine, la reputazione delle imprese coinvolte potrebbe subire danni significativi.

Opinione

Secondo le autorità competenti, la non conformità dei campioni di rete rappresenta un rischio concreto per la sicurezza pubblica e richiede un intervento immediato per garantire la conformità alle normative vigenti.

Analisi Critica (dei Fatti)

L’analisi dei dati mostra che il 35% dei campioni non rispetta gli standard di resistenza al fuoco, un valore che supera la soglia di accettabilità tipica per i materiali di costruzione. Tuttavia, non è stato specificato il metodo di campionamento né la provenienza esatta dei materiali, elementi che limitano la capacità di trarre conclusioni definitive sull’intero approvvigionamento. La mancanza di dettagli sulla procedura di test (ad esempio, tipo di prova di resistenza al fuoco) rende difficile valutare la robustezza delle conclusioni.

Relazioni (con altri fatti)

Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di verifiche di sicurezza edilizia a Hong Kong, dove recenti incidenti hanno evidenziato la necessità di rafforzare i controlli sui materiali di costruzione. Simili casi di non conformità sono stati riportati in altri edifici pubblici e residenziali, suggerendo una possibile lacuna nei processi di approvazione e monitoraggio.

Contesto (oggettivo)

Hong Kong adotta norme di sicurezza antincendio rigorose, in particolare per gli edifici ad uso misto e per le strutture ad alta occupazione. Le disposizioni includono test di resistenza al fuoco per materiali di costruzione, ispezioni periodiche e obblighi di certificazione da parte dei fornitori. La normativa prevede sanzioni pecuniarie e, in casi gravi, l’obbligo di rimozione o sostituzione dei materiali non conformi.

Domande Frequenti

• Qual è la percentuale di campioni non conformi? Il 35% (7 su 20) dei campioni analizzati non rispettava gli standard di resistenza al fuoco.
• Quali sono le possibili azioni delle autorità? Le autorità possono richiedere la sostituzione dei materiali, imporre sanzioni amministrative ai fornitori e rivedere le procedure di ispezione.
• Che impatto ha la non conformità sulla sicurezza? L’uso di materiali non conformi aumenta il rischio di propagazione del fuoco, compromettendo la sicurezza degli occupanti e la rapidità di evacuazione.
• Quali norme regolano la resistenza al fuoco dei materiali? Hong Kong applica norme antincendio che prevedono test di resistenza al fuoco e certificazioni obbligatorie per i materiali di costruzione.
• Ci sono altri casi simili? Sì, recenti verifiche hanno evidenziato non conformità in altri edifici pubblici e residenziali, indicando una possibile lacuna nei processi di approvazione.