Il proibizionismo ha aumentato la potenza della cannabis di strada: rischi di psicosi e benefici della medicina

Fonti

Fonte principale: The Guardian, articolo “How prohibition‑based policies caused a cannabis problem” (link: https://www.theguardian.com/society/2025/nov/20/how-prohibition-based-policies-caused-a-cannabis-problem).
Fonte secondaria: articolo “I’d run down the road thinking I was God”: a day at the cannabis psychosis clinic, 16 November (link: https://www.theguardian.com/society/2025/nov/16/cannabis-users-psychosis-clinic-london).

Approfondimento

Professori D. Nutt e Ilana Crome rispondono a un articolo che mette in evidenza i rischi della psicosi indotta dalla cannabis in individui vulnerabili. I ricercatori sottolineano che, sebbene l’articolo abbia correttoamente evidenziato i pericoli associati a varietà di cannabis ad alta potenza, non ha spiegato come le politiche di proibizionismo, concepite per ridurre l’uso di cannabis, abbiano effettivamente favorito un aumento della potenza del prodotto di strada, principale fonte di cannabis per le persone affette da psicosi.

Il proibizionismo ha aumentato la potenza della cannabis di strada: rischi di psicosi e benefici della medicina

Dati principali

Le evidenze provenienti dal progetto Drug Science T21 e da database di prescrizioni a livello globale indicano che la cannabis medica può alleviare una serie di disturbi psichiatrici e neurologici senza innescare psicosi. Di seguito una sintesi tabellare:

Fonte Risultato principale
Drug Science T21 Riduzione dei sintomi psichiatrici senza aumento di psicosi
Database prescrizioni globali Benefici clinici in pazienti con disturbi neurologici
Studi di proibizionismo Aumento della potenza del cannabis di strada

Possibili Conseguenze

Se le politiche di proibizionismo continuano a limitare l’accesso alla cannabis medica, i pazienti che ne traggono beneficio potrebbero subire un peggioramento dei loro disturbi. Inoltre, l’aumento della potenza del cannabis di strada può incrementare il rischio di psicosi in individui già vulnerabili, aggravando il problema di salute pubblica.

Opinione

I professori affermano che l’idea di ridurre i tassi di psicosi limitando l’accesso alla cannabis medica è infondata e potrebbe danneggiare i pazienti che attualmente ne beneficiano. La loro posizione è basata su dati empirici e non su considerazioni ideologiche.

Analisi Critica (dei Fatti)

La risposta dei ricercatori è coerente con le evidenze disponibili: la cannabis medica, quando prescritta correttamente, non è associata a un aumento della psicosi. Al contrario, le politiche di proibizionismo hanno avuto l’effetto opposto, spingendo il mercato verso prodotti più potenti e meno controllati.

Relazioni (con altri fatti)

Il fenomeno osservato è in linea con studi precedenti che mostrano come la criminalizzazione di sostanze può spingere il mercato verso prodotti più pericolosi. Inoltre, la correlazione tra potenza di cannabis di strada e incidenza di psicosi è stata documentata in diversi contesti epidemiologici.

Contesto (oggettivo)

Nel contesto globale, molte nazioni stanno rivedendo le loro politiche di proibizionismo. L’analisi di Nutt e Crome si inserisce in un dibattito più ampio sul bilanciamento tra controllo delle sostanze e accesso terapeutico. La loro ricerca fornisce dati concreti che possono informare le decisioni politiche future.

Domande Frequenti

  • Qual è la principale critica di Nutt e Crome all’articolo originale?
    Risposta: Che l’articolo non ha spiegato come le politiche di proibizionismo abbiano aumentato la potenza del cannabis di strada, aggravando il problema di psicosi.
  • La cannabis medica può causare psicosi?
    Risposta: Secondo i dati del progetto Drug Science T21 e altri database, la cannabis medica non è associata a un aumento della psicosi quando prescritta correttamente.
  • Qual è l’effetto delle politiche di proibizionismo sul mercato del cannabis di strada?
    Risposta: Le politiche di proibizionismo tendono a spingere il mercato verso prodotti più potenti e meno controllati.
  • Quali sono le conseguenze di limitare l’accesso alla cannabis medica?
    Risposta: I pazienti che beneficiano della cannabis medica potrebbero vedere peggiorare i loro disturbi, e la riduzione dell’accesso non riduce necessariamente i tassi di psicosi.
  • Quali fonti supportano le affermazioni di Nutt e Crome?
    Risposta: Il progetto Drug Science T21 e database di prescrizioni globali forniscono dati che mostrano benefici clinici senza aumento di psicosi.

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