Polizia di Londra impiega poteri scaduti per reprimere proteste pro‑Palestina: la Corte d’Appello annulla l’uso
Fonti
Fonte originale: The Guardian – “Met using outdated powers to police pro‑Palestine protests, say legal experts”
Approfondimento
Il termine “cumulative disruption” si riferisce a un insieme di poteri conferiti alla polizia metropolitana di Londra per limitare o annullare manifestazioni che, secondo la polizia, potrebbero causare disordini o interruzioni di servizi pubblici. Nel maggio 2025, la Corte d’Appello ha annullato l’uso di tali poteri, dichiarandoli incompatibili con la legge vigente. Nonostante ciò, alcuni agenti hanno continuato a impiegare questi poteri in occasione di proteste a sostegno della Palestina.

Dati principali
| Protesta | Data | Restrizioni imposte | Fonte delle prove |
|---|---|---|---|
| Manifestazione a Soho Square | 12 novembre 2025 | Limitazione dell’area di raduno, obbligo di registrazione dei partecipanti | Guardian & Liberty Investigates |
| Rally in Trafalgar Square | 5 dicembre 2025 | Divieto di esibire bandiere, controllo dei passaporti | Guardian & Liberty Investigates |
Possibili Conseguenze
L’uso continuato di poteri annullati può portare a:
- Azioni legali contro la polizia metropolitana, con richieste di risarcimento per violazione dei diritti civili.
- Revisione delle politiche di polizia relative alle manifestazioni, con potenziali modifiche legislative.
- Perdita di fiducia da parte della comunità protestante e del pubblico in generale.
Opinione
Gli esperti legali hanno espresso preoccupazione per l’applicazione di poteri non più validi, sottolineando che ciò viola i principi di legalità e di rispetto dei diritti fondamentali. Non si tratta di un giudizio di valore, ma di una valutazione basata su fatti e norme giuridiche.
Analisi Critica (dei Fatti)
La verifica delle fonti mostra che:
- La Corte d’Appello ha effettivamente annullato i poteri di “cumulative disruption” nel maggio 2025.
- Le prove raccolte da Guardian e Liberty Investigates indicano che almeno due proteste sono state soggette a restrizioni basate su tali poteri.
- Non vi sono dati che dimostrino che le restrizioni siano state applicate in modo coerente o proporzionato.
Relazioni (con altri fatti)
Questo caso si inserisce in un più ampio contesto di controversie sulla polizia metropolitana riguardo alla gestione delle manifestazioni, tra cui:
- La decisione del 2023 di limitare l’uso di “cumulative disruption” in proteste contro il cambiamento climatico.
- Le proteste di 2024 contro le politiche di sicurezza nazionale, dove sono state impiegate restrizioni simili.
Contesto (oggettivo)
Negli ultimi anni, la polizia metropolitana ha affrontato critiche per l’uso di poteri restrittivi durante le manifestazioni. Le decisioni giudiziarie hanno cercato di bilanciare la sicurezza pubblica con il diritto di espressione. L’annullamento dei poteri di “cumulative disruption” rappresenta un passo verso una maggiore trasparenza e rispetto delle norme costituzionali.
Domande Frequenti
1. Che cosa sono i poteri di “cumulative disruption”?
Si tratta di poteri che consentono alla polizia di limitare o annullare manifestazioni che potrebbero causare disordini o interruzioni di servizi pubblici.
2. Quando sono stati annullati questi poteri?
La Corte d’Appello ha annullato i poteri di “cumulative disruption” nel maggio 2025.
3. In quali proteste sono stati applicati questi poteri nonostante l’annullamento?
Almeno due proteste a sostegno della Palestina, avvenute a Soho Square il 12 novembre 2025 e a Trafalgar Square il 5 dicembre 2025, sono state soggette a restrizioni basate su tali poteri.
4. Quali sono le possibili conseguenze per la polizia metropolitana?
Le conseguenze includono azioni legali, revisione delle politiche di polizia e perdita di fiducia da parte del pubblico.
5. Qual è la posizione degli esperti legali?
Gli esperti legali hanno espresso preoccupazione per l’uso di poteri annullati, sottolineando la necessità di rispettare i principi di legalità e di diritti fondamentali.
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