Il 40 % dei giovani britannici ricorre ai chatbot di IA per il supporto emotivo: risultati di uno studio su 11.000 partecipanti

Fonti

Fonte originale: The Guardian – “I feel it’s a friend”: quarter of teenagers turn to AI chatbots for mental health support

Approfondimento

Un recente studio condotto in Inghilterra e Galles ha esaminato l’utilizzo di chatbot di intelligenza artificiale (IA) da parte di giovani di età compresa tra 13 e 17 anni, in particolare quelli che hanno subito traumi legati alla violenza giovanile. L’indagine ha coinvolto oltre 11.000 partecipanti e ha rilevato che circa il 40 % di loro si rivolge a chatbot come ChatGPT per ricevere supporto emotivo e psicologico.

Il 40 % dei giovani britannici ricorre ai chatbot di IA per il supporto emotivo: risultati di uno studio su 11.000 partecipanti

Dati principali

Parametro Valore
Numero di partecipanti 11.000+
Età media 13‑17 anni
Percentuale di giovani che usano chatbot per supporto mentale ≈ 40 %
Motivo principale di utilizzo Disponibilità immediata e minore intimidazione rispetto ai servizi tradizionali

Possibili Conseguenze

Il ricorso a chatbot può offrire un supporto rapido e accessibile, ma presenta anche rischi potenziali:

  • Qualità e accuratezza delle risposte non sempre garantite.
  • Possibile dipendenza da un’interfaccia digitale al posto di un aiuto professionale qualificato.
  • Rischio di esposizione a contenuti inappropriati o non adeguati al contesto emotivo del giovane.
  • Impatto sulla percezione della disponibilità di servizi di salute mentale tradizionali.

Opinione

Gli esperti di salute mentale avvertono che, sebbene i chatbot possano essere utili come complemento, non possono sostituire l’intervento umano, soprattutto in situazioni di trauma grave. La loro efficacia dipende dalla capacità di integrare risorse professionali e di garantire la sicurezza dei dati degli utenti.

Analisi Critica (dei Fatti)

L’analisi dei dati mostra una correlazione tra l’uso di chatbot e la ricerca di supporto emotivo da parte di giovani che hanno subito violenza. Tuttavia, lo studio non stabilisce una causalità diretta: non è chiaro se l’uso di chatbot sia una risposta a lacune nei servizi tradizionali o se rappresenti un nuovo modello di ricerca di aiuto. La metodologia, basata su autovalutazioni, può introdurre bias di autoselezione.

Relazioni (con altri fatti)

Il fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di crescente utilizzo di tecnologie digitali per la salute mentale, come app di mindfulness e piattaforme di telemedicina. Parallelamente, le liste di attesa per i servizi di salute mentale giovanile in Inghilterra e Galles sono in crescita, con tempi di attesa che possono superare i 12 mesi in alcune regioni.

Contesto (oggettivo)

In Inghilterra e Galles, la violenza giovanile è un problema di salute pubblica, con un numero significativo di incidenti che coinvolgono giovani tra 13 e 17 anni. I servizi di salute mentale per i giovani sono spesso sottoposti a carichi di lavoro elevati, con risorse limitate e tempi di attesa prolungati. In questo scenario, le soluzioni digitali emergono come alternative per colmare il divario tra domanda e offerta.

Domande Frequenti

  • Qual è la percentuale di giovani che utilizzano chatbot per supporto mentale? Circa il 40 % dei partecipanti allo studio, ovvero giovani di 13‑17 anni coinvolti in situazioni di violenza giovanile.
  • Perché i giovani preferiscono i chatbot rispetto ai servizi tradizionali? Per la disponibilità immediata, la minore intimidazione e la percezione di un supporto più accessibile.
  • I chatbot possono sostituire un professionista della salute mentale? No, gli esperti sottolineano che i chatbot dovrebbero essere considerati un complemento, non un sostituto, dei servizi professionali.
  • Quali rischi sono associati all’uso di chatbot per la salute mentale? Possibili errori nelle risposte, dipendenza da un’interfaccia digitale, esposizione a contenuti inappropriati e la riduzione della percezione della disponibilità di servizi tradizionali.
  • Qual è la situazione delle liste di attesa per i servizi di salute mentale giovanile? In molte regioni di Inghilterra e Galles, i tempi di attesa possono superare i 12 mesi, contribuendo alla ricerca di alternative digitali.

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