Brighton vieta ai giornalisti del Guardian l’accesso allo stadio dopo articoli su Tony Bloom
Brighton esclude i giornalisti del Guardian dall’Amex Stadium per le sue notizie su Tony Bloom
Il club di Brighton & Hove Albion ha vietato ai giornalisti e ai fotografi del The Guardian di accedere ai partite dell’Amex Stadium a partire dal match contro il West Ham, dopo che il quotidiano aveva pubblicato un articolo che sollevava dubbi sull’attività del proprietario Tony Bloom.
Fonti
Fonte: The Guardian (link diretto all’articolo originale).

Approfondimento
Il club ha comunicato al Guardian che considerava “inappropriato” l’accreditamento di giornalisti e fotografi del quotidiano per le partite a partire dal match del 7 dicembre 2025 contro il West Ham. La decisione è stata presa in seguito a una serie di articoli pubblicati dal Guardian che hanno sollevato interrogativi da parte di parlamentari riguardo alle attività di Bloom, noto per aver accumulato ricchezze nel settore del gioco d’azzardo.
Dati principali
| Evento | Data | Dettagli |
|---|---|---|
| Vietato accesso giornalisti Guardian | 7 dicembre 2025 | Inizio del divieto per le partite a partire dal match contro il West Ham. |
| Articolo Guardian su Tony Bloom | Precedente al 7 dicembre 2025 | Allegazioni che hanno suscitato interrogativi da parte di parlamentari. |
Possibili Conseguenze
Il divieto potrebbe limitare la copertura mediatica delle partite di Brighton da parte di un importante quotidiano nazionale, influenzando la visibilità del club. Potrebbe inoltre intensificare la pressione pubblica su Bloom e sul club, soprattutto se le questioni sollevate dallo stesso Guardian dovessero essere confermate da ulteriori indagini.
Opinione
Il club ha espresso la propria posizione come una misura di protezione contro la diffusione di notizie che, secondo loro, non erano in linea con l’interesse pubblico. Non è stato espresso un giudizio sul contenuto delle notizie pubblicate dal Guardian.
Analisi Critica (dei Fatti)
La decisione di Brighton di escludere i giornalisti del Guardian è stata presa in risposta a specifiche notizie che hanno sollevato dubbi su Bloom. Il club ha comunicato in modo chiaro la motivazione del divieto, limitandosi a riferire che la presenza di giornalisti del Guardian sarebbe stata “inappropriata”. Non sono stati forniti dettagli aggiuntivi sul contenuto delle notizie o su eventuali prove a sostegno delle accuse.
Relazioni (con altri fatti)
Il caso si inserisce in un più ampio contesto di discussioni pubbliche su figure di alto profilo nel calcio inglese, dove le attività personali dei proprietari di club sono spesso oggetto di scrutinio da parte di parlamentari e media. Le questioni sollevate su Bloom si collegano a precedenti casi di indagini su proprietari di club e alle politiche di trasparenza del settore.
Contesto (oggettivo)
Brighton & Hove Albion è un club della Premier League che gioca le sue partite casalinghe all’Amex Stadium. Tony Bloom è proprietario del club e ha accumulato ricchezze principalmente nel settore del gioco d’azzardo. Il Guardian è un quotidiano nazionale britannico noto per la sua copertura di notizie sportive e politiche.
Domande Frequenti
- Perché Brighton ha escluso i giornalisti del Guardian? Il club ha ritenuto inappropriato l’accreditamento di giornalisti del Guardian a partire dal match del 7 dicembre 2025, in risposta a notizie pubblicate dal quotidiano che sollevavano dubbi sull’attività di Tony Bloom.
- Qual è stato l’argomento principale delle notizie del Guardian? Le notizie del Guardian hanno riguardato le attività di Tony Bloom, proprietario di Brighton & Hove Albion, e hanno suscitato interrogativi da parte di parlamentari.
- Da quando è in vigore il divieto? Il divieto è stato comunicato al Guardian il 7 dicembre 2025 e si applica a partire dal match contro il West Ham.
- Il club ha fornito ulteriori dettagli sulle accuse? No, il club ha limitato la comunicazione ai motivi generali del divieto senza fornire dettagli aggiuntivi sulle accuse.
- Qual è la fonte principale di questa informazione? L’informazione è tratta dall’articolo originale pubblicato su The Guardian, disponibile al link qui.
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