Pazienti del Gemelli realizzano cortometraggio “Slice of Pizza” per la medicina narrativa

Slice of Pizza: cortometraggio realizzato dai pazienti dell’Oncologia Pediatrica del Gemelli

Il cortometraggio intitolato Slice of Pizza è stato prodotto da giovani pazienti del reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini “Giovanni Paolo II” (Gemelli). Il progetto è stato concepito come parte di un’iniziativa di medicina narrativa, un approccio che utilizza la narrazione per migliorare la comunicazione tra pazienti, familiari e professionisti sanitari.

Fonti

Fonte: Non indicata. (Link non disponibile)

Approfondimento

La medicina narrativa è un campo interdisciplinare che integra la pratica clinica con le arti narrative. Essa mira a valorizzare le storie personali dei pazienti, promuovendo un dialogo più empatico e una comprensione più profonda delle esperienze di malattia. Il cortometraggio Slice of Pizza rappresenta un esempio pratico di questa metodologia, in cui i pazienti hanno avuto l’opportunità di esprimersi creativamente e di condividere le proprie storie.

Dati principali

Di seguito una sintesi delle informazioni verificabili sul progetto:

Possibili Conseguenze

La realizzazione di un cortometraggio da parte dei pazienti può avere diversi impatti positivi:

• Potenzia la voce dei pazienti, favorendo la loro partecipazione attiva al percorso terapeutico.
• Contribuisce a ridurre l’ansia e lo stress associati alla malattia, offrendo un canale di espressione emotiva.
• Facilita la comunicazione tra pazienti, familiari e staff medico, migliorando la comprensione reciproca.
• Promuove la sensibilizzazione del pubblico verso le esperienze dei bambini affetti da oncologia.

Opinione

Il progetto è stato concepito con l’intento di valorizzare la narrazione personale dei pazienti, offrendo loro uno spazio creativo e di condivisione. Tale iniziativa è in linea con le pratiche di medicina narrativa, che riconoscono l’importanza della voce del paziente nella cura.

Analisi Critica (dei Fatti)

Il cortometraggio Slice of Pizza dimostra che i pazienti possono partecipare attivamente alla produzione di contenuti mediatici, contribuendo a un approccio più umano alla cura. La scelta di un formato audiovisivo permette di trasmettere le esperienze in modo immediato e coinvolgente, facilitando la comprensione da parte di un pubblico più ampio. Tuttavia, la documentazione pubblica sul progetto è limitata, rendendo difficile valutare l’impatto a lungo termine su tutti i partecipanti.

Relazioni (con altri fatti)

Il progetto si inserisce in un trend crescente di iniziative di medicina narrativa in Italia e all’estero, dove ospedali e centri di ricerca promuovono attività di storytelling, scrittura terapeutica e produzione di media da parte dei pazienti. Tali iniziative sono spesso supportate da fondazioni, enti di ricerca e programmi di formazione per professionisti sanitari.

Contesto (oggettivo)

L’Ospedale dei Bambini “Giovanni Paolo II” (Gemelli) è un centro di riferimento per la cura oncologica pediatrica in Italia. Il reparto di Oncologia Pediatrica offre trattamenti avanzati per diverse forme di tumore infantile, integrando la medicina tradizionale con approcci innovativi come la medicina narrativa. Il cortometraggio è stato realizzato in questo contesto, con il supporto di professionisti del settore e di volontari dedicati alla promozione della salute mentale e del benessere emotivo dei pazienti.

Domande Frequenti

1. Che cosa è la medicina narrativa?

La medicina narrativa è un approccio che utilizza la narrazione per migliorare la comunicazione e la comprensione tra pazienti, familiari e professionisti sanitari, valorizzando le storie personali come strumento terapeutico.

2. Chi ha realizzato il cortometraggio Slice of Pizza?

Il cortometraggio è stato prodotto da giovani pazienti del reparto di Oncologia Pediatrica del Gemelli, con il supporto di professionisti del settore e volontari.

3. Qual è lo scopo principale di questo progetto?

Lo scopo principale è promuovere la narrazione e l’espressione creativa tra i pazienti, offrendo loro un canale per condividere le proprie esperienze e contribuendo a un approccio più umano alla cura.

4. Come può influire la produzione di un cortometraggio sui pazienti?

La produzione di un cortometraggio può potenziare la voce dei pazienti, ridurre l’ansia e lo stress, migliorare la comunicazione con il personale medico e sensibilizzare il pubblico sulle esperienze dei bambini affetti da oncologia.

5. Dove è stato realizzato il progetto?

Il progetto è stato realizzato presso il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini “Giovanni Paolo II” (Gemelli).