Etichetta di Jorja Smith chiede royalties per voce AI‑cloned nella hit TikTok di Haven

Fonti

Fonte: The Guardian

Approfondimento

Il gruppo musicale britannico Haven ha pubblicato la traccia “I Run”, che è diventata virale su TikTok a partire da ottobre. Secondo la casa discografica di Jorja Smith, la voce utilizzata nella canzone è stata prodotta tramite un modello di intelligenza artificiale che replica la voce della cantante. L’etichetta sostiene che tale utilizzo costituisca una violazione del diritto d’autore e richiede una quota delle royalties derivanti dalla diffusione della traccia.

Etichetta di Jorja Smith chiede royalties per voce AI‑cloned nella hit TikTok di Haven

Dati principali

Posizioni nelle classifiche:

Paese Posizione
USA (Spotify) 11
Globale (Spotify) 25

Possibili Conseguenze

Se la richiesta dell’etichetta dovesse essere accolta, la distribuzione delle royalties derivanti dalla canzone “I Run” potrebbe essere divisa tra la casa discografica di Jorja Smith e il gruppo Haven. In caso di procedura legale, potrebbero essere emesse sentenze che stabiliscano i criteri di riconoscimento di diritti d’autore in opere generate da intelligenza artificiale.

Opinione

Secondo la comunicazione pubblicata dalla casa discografica di Jorja Smith, l’uso di una voce clonata senza autorizzazione costituisce una violazione del diritto d’autore. Il gruppo Haven, invece, ha dichiarato di non aver avuto conoscenza della tecnologia di clonazione e di aver utilizzato la voce in modo lecito.

Analisi Critica (dei Fatti)

La questione si inserisce nel più ampio dibattito sul diritto d’autore in relazione alle opere create con l’aiuto di algoritmi di intelligenza artificiale. La normativa vigente non prevede ancora disposizioni specifiche per la protezione delle voci clonate, rendendo la situazione giuridica incerta. La richiesta di royalties si basa su una interpretazione che considera la voce clonata come un “tratto distintivo” dell’artista originale.

Relazioni (con altri fatti)

Il caso di Jorja Smith è simile a quello di altri artisti che hanno contestato l’utilizzo di voci clonate, come la controversia sul brano “The Voice” di un gruppo emergente che ha utilizzato un modello AI per replicare la voce di un cantante pop. In entrambi i casi, le etichette discografiche hanno chiesto compensi per l’uso non autorizzato di elementi distintivi dell’artista.

Contesto (oggettivo)

La diffusione di contenuti su piattaforme social come TikTok ha accelerato la popolarità di brani che possono contenere elementi generati da intelligenza artificiale. Le leggi sul diritto d’autore, tuttavia, sono state sviluppate principalmente per opere create da esseri umani, lasciando un vuoto normativo per le opere AI. Questo ha portato a una serie di controversie legali e a un dibattito in corso su come aggiornare la normativa.

Domande Frequenti

1. Che cosa è la voce AI-cloned? È una voce generata da un modello di intelligenza artificiale che replica le caratteristiche vocali di un artista reale.

2. Perché la casa discografica di Jorja Smith richiede una quota delle royalties? L’etichetta sostiene che l’utilizzo della voce clonata senza autorizzazione costituisce una violazione del diritto d’autore e richiede un compenso per l’uso del suo elemento distintivo.

3. Quali sono le posizioni di “I Run” nelle classifiche? La traccia ha raggiunto la 11ª posizione nella classifica Spotify degli Stati Uniti e la 25ª posizione nella classifica globale di Spotify.

4. Cosa potrebbe succedere se la richiesta non fosse accettata? Potrebbe essere avviata una procedura legale per determinare la validità della richiesta e, in caso di decisione favorevole all’etichetta, la distribuzione delle royalties potrebbe essere modificata.

5. Come si inserisce questo caso nel quadro più ampio del diritto d’autore? Rappresenta una delle prime controversie che evidenziano la necessità di aggiornare le leggi sul diritto d’autore per includere opere generate da intelligenza artificiale.

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