Il buco di ozono antartico si riduce al minimo da 2019, secondo i dati di Copernicus

Fonti

Fonte: The Guardian – “Hole in Antarctic ozone layer shrinks to smallest since 2019, scientists say”

Approfondimento

L’ozono è un gas presente nella stratosfera che assorbe la maggior parte della radiazione ultravioletta (UV) emessa dal Sole. La sua concentrazione varia in funzione di fattori naturali e antropici. L’Antartide è la regione in cui si forma più frequentemente una “buco” nell’ozono, dovuto alla combinazione di temperature estremamente basse e a fenomeni atmosferici specifici.

Il buco di ozono antartico si riduce al minimo da 2019, secondo i dati di Copernicus

Il monitoraggio di questo fenomeno è affidato al servizio Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) dell’Unione Europea, che utilizza satelliti per misurare la densità di ozono e la dimensione del buco in tempo reale.

Dati principali

Anno Area massima del buco (km²) Area massima del buco (mi²)
2025 21 000 000 8 100 000
2023 26 000 000 10 000 000
2019

Nel 2025, l’area massima raggiunta dal buco di ozono nell’Antartide è stata di 21 milioni di km², inferiore ai 26 milioni di km² registrati nel 2023. Il buco si è ridotto in dimensione e si è chiuso precocemente il lunedì, secondo i dati di CAMS.

Possibili Conseguenze

Una riduzione dell’area del buco di ozono comporta una diminuzione della quantità di radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre. Ciò può tradursi in minori rischi per la salute umana, come riduzione delle malattie della pelle e degli occhi, e in benefici per gli ecosistemi terrestri e marini, che sono sensibili ai livelli di UV.

Al contrario, se il buco dovesse aumentare di nuovo, si potrebbero verificare un incremento dell’esposizione UV e conseguenti effetti negativi sulla salute pubblica e sull’ambiente.

Opinione

Gli scienziati del servizio Copernicus hanno definito la diminuzione dell’area del buco di ozono un “segnale rassicurante” per la ripresa della protezione atmosferica. Tale valutazione è basata sui dati osservativi e non implica una conclusione definitiva sul futuro del buco.

Analisi Critica (dei Fatti)

Il dato di 21 milioni di km² è stato ottenuto tramite misurazioni satellitari, che offrono una copertura globale ma possono presentare margini di errore dovuti a condizioni atmosferiche variabili e a limitazioni tecniche dei sensori. Inoltre, la chiusura precoce del buco può essere influenzata da fattori meteorologici temporanei, rendendo necessario un monitoraggio continuo per confermare la tendenza a lungo termine.

Relazioni (con altri fatti)

Il risultato si inserisce nel quadro più ampio delle politiche internazionali, come il Protocollo di Montreal, che ha ridotto l’uso di sostanze distruttive dell’ozono. La diminuzione del buco di ozono è stata osservata anche in altri anni recenti, indicando una tendenza generale di recupero, sebbene con variazioni annuali.

Contesto (oggettivo)

L’Antartide è la regione più fredda del pianeta, con temperature che possono scendere sotto i -80 °C. Queste condizioni favoriscono la formazione di nubi di ghiaccio e la condensazione di composti chimici che, in presenza di luce solare, possono distruggere l’ozono. Il buco di ozono è quindi un fenomeno naturale, ma la sua dimensione è stata amplificata dall’inquinamento atmosferico.

Domande Frequenti

1. Che cosa è il buco di ozono? Il buco di ozono è una zona nella stratosfera antartica dove la concentrazione di ozono è significativamente ridotta, permettendo una maggiore penetrazione della radiazione ultravioletta.

2. Perché il buco di ozono è più grande in inverno antartico? Le basse temperature e la presenza di nubi di ghiaccio favoriscono reazioni chimiche che distruggono l’ozono, aumentando la sua estensione.

3. Come viene monitorato il buco di ozono? Il buco è monitorato tramite satelliti che misurano la densità di ozono nella stratosfera, fornendo dati in tempo reale al servizio Copernicus Atmosphere Monitoring Service.

4. Qual è l’impatto della riduzione del buco di ozono sulla salute umana? Una riduzione del buco comporta una diminuzione dell’esposizione alla radiazione UV, riducendo i rischi di cancro della pelle, cataratta e altri danni cutanei.

5. Cosa indica la chiusura precoce del buco di ozono? La chiusura precoce indica che la concentrazione di ozono è aumentata rapidamente, ma è necessario monitorare le tendenze a lungo termine per valutare la stabilità del recupero.

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