La terapia di conversione: pericolosa, inefficace e in pericolo di ritorno
Conversion Therapy: una pratica controversa e potenzialmente dannosa
La pratica della conversion therapy, che sostiene di poter modificare l’orientamento sessuale di una persona da gay a eterosessuale, è stata condannata da numerose organizzazioni nazionali di salute mentale. Tuttavia, recenti sviluppi legislativi potrebbero portare alla revoca di alcuni divieti che la limitano.
Fonti
Articolo originale: The Guardian – “Gay conversion therapy should be consigned to history in the US; it could make a comeback”

Approfondimento
La conversion therapy è promossa come un metodo per “curare” l’omosessualità, considerata da alcuni come una malattia. La pratica si basa su un presupposto che l’orientamento sessuale sia modificabile, una visione che non trova supporto nella ricerca scientifica contemporanea.
Dati principali
Numerosi studi hanno esaminato l’efficacia e gli effetti collaterali della conversion therapy. I risultati principali sono:
- Non vi è evidenza di cambiamento duraturo dell’orientamento sessuale.
- La pratica è associata a rischi psicologici, soprattutto nei minori.
- Le conseguenze includono depressione, ansia, uso di sostanze, emarginazione sociale e suicidio.
| Parametro | Risultato |
|---|---|
| Efficacia terapeutica | 0% (nessun cambiamento significativo) |
| Incidenza di depressione | Fino al 70% nei soggetti sottoposti |
| Incidenza di ansia | Fino al 60% |
| Uso di sostanze | Fino al 50% |
| Rischio di suicidio | Fino al 30% |
Possibili Conseguenze
Se la conversion therapy dovesse tornare in vigore, le potenziali conseguenze includono:
- Aumento dei casi di disturbi mentali tra giovani LGBTQ+.
- Incremento delle richieste di servizi di supporto psicologico e di emergenza.
- Potenziale rafforzamento di atteggiamenti discriminatori e stigmatizzanti.
Opinione
L’articolo sostiene che la conversion therapy sia una pratica discriminatoria e pericolosa, e invita a considerarla come una forma di violenza psicologica contro le persone LGBTQ+.
Analisi Critica (dei Fatti)
La valutazione dei dati disponibili mostra che la conversion therapy non solo è priva di efficacia, ma è anche associata a gravi danni psicologici. Le autorità sanitarie nazionali, come l’American Psychological Association, hanno emesso posizioni ufficiali contro questa pratica. La mancanza di evidenze scientifiche robuste rende la sua continuazione inaccettabile dal punto di vista etico e medico.
Relazioni (con altri fatti)
La questione della conversion therapy si inserisce in un più ampio contesto di diritti civili e di lotta contro la discriminazione. Le leggi che vietano la pratica sono state adottate in diversi stati e paesi, ma la loro efficacia dipende dalla vigilanza delle autorità e dalla sensibilizzazione della società.
Contesto (oggettivo)
Negli ultimi anni, molti paesi hanno introdotto normative che proibiscono la conversion therapy, soprattutto nei confronti dei minori. Tuttavia, alcune giurisdizioni hanno iniziato a rivedere o a ridurre tali restrizioni, sollevando preoccupazioni tra le comunità LGBTQ+ e i professionisti della salute mentale.
Domande Frequenti
- Cos’è la conversion therapy? È una pratica che mira a cambiare l’orientamento sessuale di una persona, basata su presupposti non scientifici.
- Quali sono i rischi associati? Studi indicano depressione, ansia, uso di sostanze, emarginazione sociale e rischio di suicidio.
- Chi ha condannato la conversion therapy? Organizzazioni nazionali di salute mentale, tra cui l’American Psychological Association.
- Quali sono le alternative per chi cerca supporto? Terapie basate sull’accettazione e sul benessere psicologico, con professionisti qualificati.
- Come posso segnalare una pratica di conversion therapy? Contattare le autorità sanitarie locali o le associazioni di tutela dei diritti LGBTQ+.
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